Il Coronavirus, stando agli ultimi dati ufficiali, ha fatto segnare 7864 casi di contagio in Spagna, con la guarigione di 517 persone e la morte di 292 persone. Di questi decessi, 213 sono avvenuti a Madrid, 23 nei Paesi Baschi, 10 in Castiglia-La Mancha, nove in Castiglia e Leon, otto in Catalogna, sette in Aragona, sei in Andalusia, tre a La Rioja, tre in Estremadura, due in Galizia, uno in Galizia, uno nelle Asturie, uno nelle Baleari, uno nelle Canarie e uno in Navarra. Per quanto attiene ai casi confermati, la Comunità di Madrid detiene l maggior numero di infezioni (3544). Seguono la Catalogna (715), i Paesi Baschi (630), l’Andalusia (437), la Comunità di Valencia (409) e Castiglia-La Mancha (401). Trecento sono stati identificati a La Rioja, 292 in Castiglia e León, 234 in Navarra, 195 in Galizia, 147 casi in Aragona, 142 nelle Asturie, 109 nelle Canarie, 95 in Estremadura, 98 nella Murcia (fra cui un bimbo di cinque mesi), 55 nelle Baleari, 52 in Cantabria e otto a Melilla. Ceuta ha confermato il suo primo caso domenica 15 marzo 2020. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CORONAVIRUS SPAGNA: GOVERNO REQUISISCE SANITÀ PRIVATA

La Spagna è la seconda nazione europea maggiormente contagiata dal coronavirus dopo l’Italia. Nelle ultime 24 ore si è confermato il trend crescente dei casi di positività, con l’ultimo bollettino ufficiale diffuso dalle autorità che parla di 7.753 infetti, con l’aggiunta di 288 vittime. Da 24 ore a questa parte il governo di Pedro Sanchez (la cui moglie, ricordiamo, è risultata essere positiva al Covid-19, sta bene), ha deciso di mettere il paese in “lockdown”, chiudendo negozi, bar, ristoranti, e in generale tutto ciò che non è di primaria necessità, sulla falsa riga di quanto sta accadendo ormai da giorni in Italia. Del resto, in un giorno i contagi sono saliti di due mila unità, e le vittime, invece, sono state più di 100 fra le giornate di sabato e di domenica. L’ultima mossa, come sottolineato dai colleghi di SkyTg24, è stata quella di mettere la sanità privata al servizio del Sistema Nacional de Salud, ovvero, il sistema sanitario pubblico nazionale. Non era mai successo in Spagna una cosa simile, chiaro indizio di quanto l’epidemia abbia ormai preso il largo anche nella vicina nazione iberica.



CORONAVIRUS SPAGNA: LIGA E SEGUNDA CONTAGIATE

La decisione è stata annunciata da Salvador Illa, ministro della salute, in occasione di una conferenza stampa tenutasi nella notte appena passata, assieme ai quattro ministri del governo che sono stati designati per gestire l’emergenza. Inoltre, è stato disposto che le aziende con materiale sanitario, avranno 48 ore di tempo per informare il governo circa le scorse a disposizione. Coronavirus che ha colpito anche il mondo del calcio professionistico. E’ di ieri la notizia dei cinque casi positivi nel Valencia, a cominciare da Ezequiel Garay, ex Real Madrid e Benfica, passando per Mangala, Gayà, il dirigente Camarasa e il medico del club Julian Aliaga. Trovato positivo al Covid-19 anche Jonathan de Jesus del club spagnolo dell’Elche, in Serie B. Il Valencia è stato messo totalmente in quarantena, e tenendo conto che l’ultima squadra che ha affrontato è stata l’Atalanta, anche la compagine nerazzurra si è messa in auto-isolamento preventivo. L’Elche, invece, aveva giocato domenica scorsa contro il Ray Vallecano, compagine di Madrid, che è considerato il focolaio spagnolo.

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