Il coronavirus sta mettendo in ginocchio il mondo intero, e fra le nazioni più colpite dopo l’Italia vi è senza dubbio la Spagna. La sanità è vicina al punto di rottura a causa dei numerosi pazienti ricoverati in terapia intensiva, tutta colpa di una velocità di propagazione dalle parti di Madrid, quasi più preoccupante rispetto all’Italia. Basti pensare che nelle ultime 48 ore sono aumentati di circa 20mila gli infetti, passando dai 5mila di venerdì ai 25000 di sabato, mentre i morti sono aumentati di 324, toccando quota 1326. Fra le zone più colpite dall’epidemia vi è quella della capitale, Madrid, dove il focolaio si è ampliato (60% totale dei contagi), arrivando a fare vittime illustri come lo storico presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz, deceduto nella tarda serata di ieri a causa del covid-19. “I casi diagnosticati e i decessi aumenteranno nei prossimi giorni – le parole del premier Pedro Sanchez alla nazione – stanno arrivando giorni critici per i quali dobbiamo prepararci. Il rischio è ovunque, ma dobbiamo fare uno sforzo maggiore”.
CORONAVIRUS SPAGNA: “O CI ATTREZZIAMO O NON NE USCIREMO”
“Sul fronte sanitario – ha proseguito il primo ministro iberico parlando in diretta tv – il problema più grave è il numero di persone da curare, e poi c’è un altro fronte essenziale: restare a casa, so che è dura, ma dobbiamo andare avanti. Stiamo affrontando la più grande mobilitazione di risorse per l’acquisizione di forniture mediche e batteremo il virus insieme”. La Spagna punta ai test di massa, e al momento, come spiegato da Sanchez, sono stati distribuiti 355000 test, e ogni giorno ne vengono prodotti fra i 15 e i 20mila. Ma come detto sopra, a far preoccupare maggiormente le autorità iberiche sono gli ospedali al collasso. La Spagna ha infatti meno letti di terapia intensiva rispetto all’Italia, 4400 contro 5090, e più di 1600 sono già stati occupati. Oltre a Madrid, anche la Catalogna è attualmente in ginocchio, «O tutto il paese si attrezza per la terapia intensiva o non ne usciremo», le parole di Ricard Ferrer Roca, presidente dei medici intensivisti.