Nessun morto per coronavirus in Spagna nelle ultime 24 ore: è questa la bella notizia che arriva dal Ministero della Salute iberico e che sancisce una volta di più come il peggio dell’epidemia sia alle spalle. Con l’aggiunta di 35 morti negli ultimi sette giorni, nel paese sono morte 27.127 persone e 239.638 sono state contagiate: un bilancio tragico che non può però impedire la ripartenza. In questo senso è di ieri la richiesta di Madrid e Barcellona, le due città maggiormente colpite dall’epidemia, di avanzare alla fase 2 a partire dal prossimo lunedì 8 giugno. Nella seconda fase della ripartenza si trova al momento il 70% della popolazione spagnola, mentre alla Fase 3 (l’ultima) sono già passate tre isole delle Canarie (La Gomera, El Hierro, La Graciosa) e Formentera delle Isole Baleari.



CORONAVIRUS SPAGNA: NUOVA PROROGA DELLO STATO D’ALLARME

Sul fronte politico il governo ha approvato la sesta e ultima proroga dello stato d’allarme nazionale, estendendolo fino al 21 giugno. Come riportato da El Pais, il ministro dei consumatori, Alberto Garzón, ha deciso di “aumentare la qualità del settore turistico” per garantire ai lavoratori un salario migliore. “Il turismo rappresenta il 12% del PIL, è un settore molto importante, ma nessuna economia sviluppata può dipendere da un singolo settore. Se saremo in grado di diversificare e apprendere, di migliorare la qualità, aspireremo ad essere un paese con salari migliori e in grado di distribuirne di più. Conosciamo tutti il ​​modello precedente, fatto di precariato”. La Spagna, che ha perso 760.000 posti di lavoro dall’inizio della pandemia, ha aggiunto 100.000 nuovi occupati a maggio.

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