Mentre in Europa si segue con apprensione e attesa la ripartenza del calcio tedesco, primo campionato a ripartire dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, ecco che in Turchia il calcio fa un ulteriore passo in avanti. Non solo infatti la Super Lig potrebbe riprendere già il prossimo 12 giugno dopo lo stop per l’emergenza subito a fine del mese di marzo, ma pure vi è grande speranza di poter riaprire le porte degli stadi al pubblico nell’estate. L’annuncio di Nihat Ozdemir, presidente della Federcalcio turca è ben chiaro: “Il nostro obiettivo è completare il campionato, altrimenti ci saranno discussioni. Vogliamo completare la stagione in campo. Ci sono paesi dove la situazione è peggiore rispetto alla nostra che stanno per iniziare. Il nostro primo obiettivo è giocare senza spettatori. Se le cose andranno bene, forse potremo giocare a luglio le partite con il pubblico”. Il numero 1 della Federcalcio ha poi aggiunto che in caso di nuova positività al coronavirus di un giocatore, solo questo verrà messo in quarantena: “I test verranno eseguiti in maniera frequente durante la preparazione. Se ci saranno dei casi, li metteremo in quarantena e proseguiremo per la nostra strada”.



CORONAVIRUS SUPER LIG: NON MANCANO I CASI POSITIVI

Dichiarazioni di un certo peso considerato che in Europa ancora non si è deciso per la ripresa di tutti i maggiori campionati (in Francia si è decretato lo stop anticipato) e che in ogni caso non sia mai pensato a un presto ritorno del pubblico negli impianti sportivi. Non prima della prossima stagione in ogni caso. Ma di fronte alle parole di Ozdemir, ecco che oppone un quadro senza dubbio confuso: se è vero che in Turchia i numeri legati alla pandemia da coronavirus, si sono rivelati finora molto bassi, nei confronti dei maggiori paesi europei, pure va detto che in questi giorni il calcio non è stata immune. Anzi è di pochi giorni fa la notizia della riscontrata positività al coronavirus di 8 elementi del Besiktas: pure negli stessi giorni il Galatasaray ha annunciato un necessario stop alle attività dopo una nuova positività di uno dei suoi collaboratori. E altri giocatori e dirigenti e personale dei team sono stati ritrovati positivi al coronavirus. Pure però l’intenzione della Federazione turca è quella di continuare sulla strada tracciata fino al 12 giugno: staremo a vedere.

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