Il Roland Garros è stato annullato, o meglio: posticipato. L’emergenza Coronavirus ha imposto la drastica decisione alla Federtennis francese che, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato che gli Open di Francia si terranno tra il 20 settembre e il 4 ottobre. “Anche se nessuno è in grado di predire quale sarà la situazione il 18 maggio, le attuali misure restrittive ci hanno reso impossibile continuare con le preparazioni e, come risultato, siamo impossibilitati a mantenere il torneo nella data originariamente prevista”: questo il passaggio focale del comunicato. Il Roland Garros si giocherà, ma all’inizio dell’autunno: questo naturalmente porta con sé altri punti interrogativi, perchè la data sarebbe a ridosso della conclusione degli Us Open e soprattutto in un periodo nel quale ci sarebbero i tornei di fine stagione (anche se più avanti nel calendario). Sarebbe complesso per i giocatori affrontare due Slam praticamente senza sosta, in più non è ancora noto quello che Wimbledon deciderà di fare e anche i Championships potrebbero essere rinviati. Dal punto di vista tecnico e agonistico, sarà interessante vedere come i tennisti riusciranno a operare la transizione dal cemento alla terra in quel periodo dell’anno, pur se non dovranno farlo prima perché la Atp ha già cancellato tutti i tornei sul rosso fino a Montecarlo – eventualmente si potrebbe giocare a Madrid e Roma, ma a questo punto è altamente improbabile. (agg. di Claudio Franceschini)
IL ROLAND GARROS POTREBBE ESSERE ANNULLATO
Il tennis ai tempi del Coronavirus non si gioca: va detto che gli organizzatori di Indian Wells sono stati tra i primi, includendo tutti gli sport e tutte le varie federazioni, a cancellare il loro appuntamento che sarebbe dovuto scattare lo scorso 12 marzo. A rotazione è seguito il Miami Open, poi è arrivata una nota da parte della Atp che ha annunciato la sospensione ufficiale di tutti i tornei per sei settimane. Cosa che ha fatto anche la Wta, anche se l’associazione femminile ha proceduto per singoli tornei arrivando ad annullare anche l’appuntamento di Stoccarda; adesso a rischio sono anche il secondo e il terzo Slam della stagione, vale a dire Roland Garros e Wimbledon. Gli Open di Francia, che inizierebbero a maggio per concludersi a giugno, sono quelli maggiormente in pericolo: il direttore del torneo Guy Forget ha espressamente detto che “la priorità in questo momento deve essere la salute degli spettatori e dei giocatori”, aggiungendo che tutte le possibilità sono al vaglio ma l’ultima decisione spetterà al governo francese. Chiaramente, visto il calendario, il Roland Garros al momento è più no che sì: sappiamo ad esempio che in Serie A si parla di tornare a giocare non prima di maggio.
CORONAVIRUS TENNIS, WIMBLEDON A RISCHIO
In più, l’emergenza Coronavirus potrebbe far saltare anche Wimbledon: i Championships sono in programma a Londra tra giugno e luglio, in questo caso ci sarebbe un mese ulteriore ma Eloise Tyson, portavoce dell’All England Lawn & Tennis Club, ha già detto che “se il governo ci chiederà di cancellare l’edizione, la nostra assicurazione ci garantirà il rimborso ai titolari dei biglietti e dei pacchetti di hospitality”. La Tyson ha affermato che i preparativi per il momento stanno andando avanti; sappiamo che in Gran Bretagna, almeno per il momento, Boris Johnson ha sostenuto la tesi dello sviluppo degli anticorpi per frenare il Covid-19 (cosa che chiaramente gli ha fatto guadagnare non poche critiche e altro). Al di là di questo però la situazione è critica anche oltre Manica e, se i numeri del contagio dovessero aumentare in maniera esponenziale come già successo in Italia, è chiaro che anche a Londra si dovrebbe rivedere qualche decisione. Ricordiamo che in tempo di pace Wimbledon non è mai stato cancellato: il Coronavirus potrebbe avere anche questo effetto, quello di sospendere uno degli appuntamenti più leggendari nella storia dello sport. Speriamo ovviamente che non debba succedere…