Serie A sospesa? Gli appassionati del mondo del pallone seguono con grande attenzione lo scontro tra il Governo e Sky, con le polemiche che hanno coinvolto persino l’AssoCalciatori dopo le tensioni prima di Parma Spal. Dunque in serata, durante la puntata di Che Tempo Che Fa, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto il punto della situazione, commentando il possibile stop per via dell’emergenza Coronavirus. “Fermare le partite? La salute prima di tutto, l’ho già detto, non si può vedere né sentire che ci sono campionati che vanno avanti e altri no“. Il Presidente del Coni ha dunque passato la palla alla FIGC: “O confermano di andare avanti e se ne assumono la responsabilità, oppure devono commissariare la Lega di A. Io posso dargli una mano, dico solo che tutti quanti devono andare verso la stessa direzione. Non è che il calcio può avere regole diverse dagli altri sport di squadra”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Serie A sospesa? Scontro tra Governo e Sky
Dopo Sky è la Lega Serie A a rispondere alle critiche e al paradosso avvenuto questo pomeriggio a pochi istanti dall’inizio di Parma Spal: attacca il Governo ma anche l’AssoCalciatori per quanto avvenuto, non confermando però cosa potrà accadere nei prossimi giorni quando anche nel Paese la situazione potrebbe non essere come quella attuale sul fronte lotta al coronavirus. «A salvaguardia e a tutela della salute degli atleti tesserati dalle Società e degli addetti ai lavori, la Lega Serie A ha riunito prontamente, la scorsa settimana, in conference call, i medici delle Società, con il coordinamento del Prof. Casasco, per stabilire procedure e comportamenti atti a tutelare massimamente la salute di tutti. Anche oggi la Lega Serie A si è attenuta strettamente a quanto determinato dal Dpcm emanato questa mattina dal Primo Ministro Conte, nel combinato disposto con la decretazione d’urgenza della FIGC (comunicato ufficiale 173/A) che ha stabilito che tutte le gare sul territorio debbano svolgersi a porte chiuse», si legge nella prima parte della lunga nota emessa dalla Lega Serie A questo tardo pomeriggio. Il ritardo dell’inizio di Parma Spal, spiega ancora il comunicato, è attribuibile alla richiesta urgente dell’Associazione Italiana Calciatori di un possibile e immediato sciopero per non giocare il campionato: «contravvenendo alle previsioni contenute nel Decreto, che autorizza lo svolgimento delle gare professionistiche di Serie A TIM a porte chiuse, l’AIC ha chiesto, a pochi minuti dal fischio di inizio, la sospensione del campionato, paventando lo sciopero dei calciatori. Una richiesta che ha messo a serio rischio la tenuta del sistema, già fortemente penalizzato dallo stato di emergenza, minacciando anche il pagamento degli stessi stipendi dei calciatori». Il Consiglio della Lega Calcio ha dunque ponderato di ritardare l’inizio del match per arrivare ad una decisione condivisa, ritenendo poi doveroso «spettare le indicazioni governative previste nel DPCM di questa mattina, proseguendo con lo svolgimento delle partite a porte chiuse. Le medesime considerazioni qui espresse valgono per quanto riguarda i diritti televisivi, dove Lega, Sky e Dazn si sono attenute alle disposizioni in essere». Alla fine l’attacco neanche tanto velato al Governo, con la Lega che scrive «Le reiterate e contrastanti dichiarazioni governative contribuiscono soltanto ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente non aiutano il sistema a superare il momento di difficoltà generato dal Virus».
SKY REPLICA AL GOVERNO: “NORME NON SUPERABILI”
Per martedì prossimo il Consiglio Federale Figc ha convocato una riunione straordinaria per dare una risposta univoca all’emergenza Coronavirus: dopo le misure durissime del Decreto, il rischio di una serrata-sciopero dei giocatori dalle prossime ore è assolutamente da non scartare, anche se per oggi le partite si stanno tenendo e a questo punto si avvieranno a concludere anche Juventus Inter di questa sera. Lo scontro molto aspro tra Governo, Figc e pay tv si rende ogni ora di più sempre più “velenoso”, con l’ultimo aggiornamento che arriva direttamente da Sky dopo le accuse avanzate dal Ministro Spadafora: «Ci spiace constatare che le dichiarazioni del signor Ministro dello Sport non corrispondono alla verità dei fatti. Infatti Sky da molti giorni aveva dato la piena disponibilità sia alla visione di Juventus-Inter sui propri canali in chiaro (TV8 e Cielo) che alle partite di cui Sky detiene i diritti a pagamento. TV8 e Cielo sono disponibili sulla piattaforma digitale terrestre per tutti i cittadini e a tutti gli appassionati e non solo ai propri abbonati. Le norme e leggi attuali non sono superabili e la Lega Calcio di Serie A lo ha più volte dichiarato e chiarito», recita la nota dell’emittente tv. Si attende ora martedì per capire se la Lega Calcio e la Figc troveranno una via univoca per uscire da questa incredibile e surreale domenica di “sport” vissuta per la Serie A. (agg. di Niccolò Magnani)
PARMA – SPAL SI GIOCA: SCONTRO CLUB-GOVERNO?
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto di persona poco prima dell’inizio di Parma-Spal per invitare Figc e Lega Calcio Serie A di fermare il campionato di calcio ben prima di “aspettare” un potenziale primo caso di Coronavirus anche in Serie A. Così anche Mario Balotelli e ovviamente il presidente di Assocalciatori Tommasi, ma alla fine dopo un rinvio di 75 minuti per “definire la decisione da prendere”, si è deciso comunque di far partire la prima partita in calendario in questa già strana e straordinaria giornata di recupero della precedente. «Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso. Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della Figc, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità», spiega Spadafora con la Lega che in un primo momento sembra seguire l’indicazione e sospendere l’intera Serie A. Poi però passa qualche minuto e con le squadre di nuovo fermate all’inizio degli spogliatoi, ecco il nuovo contro-dietrofront: si gioca, con inizio stilato alle 13,45. Un caos assoluto: mentre qui spieghiamo cosa potrebbe succedere in caso di sospensione del campionato, per il momento si naviga a vista per gli altri match con un possibile “scontro” tra autorità e club sulle decisioni da prendere. «Ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare»; «Nei vari contatti di ieri – sottolinea ancora durissimo Spafafora – «infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà», attacca durissimo il Ministro contribuendo a rendere “visibile” il paradosso e il costante scontro in un momento già di particolare debolezza dell’intero sistema Italia. (agg. di Niccolò Magnani)
GOVERNO “FERMATEVI”, CAOS SU SERIE A
Damiano Tommasi chiede di fermare il campionato di Serie A, e tutti gli altri tornei di calcio professionistici. Lo ha fatto tramite un post su Instagram: nei giorni scorsi il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori aveva già parlato in merito alla possibile sospensione degli Europei 2020, chiedendo che questa emergenza Coronavirus non venisse presa sotto gamba dal mondo del calcio. Oggi Tommasi ha usato parole se possibile ancora più forti, non dal punto di vista dei toni ma dell’urgenza del momento e delle responsabilità che la categoria è chiamata a prendersi. Rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dello Sport, l’ex centrocampista di Verona, Roma e Nazionale ha scandito la sua opinione in poche righe, brevi ma comunque efficace. “E’ stato detto e ribadito che il Coronavirus si combatte prima di tutto con i comportamenti dei cittadini” ha scritto, e partendo da questo ha voluto affermare che nessun calciatore sarebbe credibile negli appelli a non viaggiare, non stringere le mani e stare ad almeno un metro dalle persone. Questo perché, naturalmente, il calcio è uno sport di contatto e, secondo Tommasi, giocare oggi darebbe un messaggio sbagliato. “Un solo modo renderebbe, invece, tutta la categoria fortemente di impatto sulla cittadinanza”: ovvero, per l’appunto, quello di non giocare.
TOMMASI: FERMATE LA SERIE A
Il messaggio di Damiano Tommasi è chiaro: fermare il campionato di Serie A, fermare tutti i campionati che in questo momento si stanno disputando (la Serie B e il girone C della Serie C) non solo per dare un messaggio concreto dal mondo del calcio ma anche per aiutare a frenare l’emergenza Coronavirus. “Tutti gli italiani dovrebbero e devono tifare solo per le tante squadre che stanno giocando le partite più importanti”: le cita il presidente AIC, sono “infermieri, medici,To volontari, le forze dell’ordine”. Da qui l’appello al governo perché i campionati vengano fermati, perché “anche solo una partita sarebbe un messaggio sbagliato”. L’intervento via Instagram si conclude con una frase netta: “Le decisioni dolorose vanno prese in poche ore, a qualsiasi ora”. L’appello potrebbe essere preso sul serio: il basket per esempio ha già rinviato per intero due turni di Serie A1, il problema per il calcio – lo ha detto lo stesso Tommasi – è quello del calendario, perché in questo sport sono minori le possibilità di recuperare (nelle scorse settimane è stato più volte citato il caso dell’Inter). Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha già chiesto alla FIGC di intervenire in merito: attenzione, potrebbe bloccarsi tutto già oggi, tanto che Parma Spal è stata posticipata di 30 minuti proprio in attesa di scoprire se si possa riuscire a giocare oppure lo stop alla Serie A avvenga già oggi.