Nonostante l’emergenza mondiale Coronavirus sia studiata da alcuni mesi (comunque pochi per conoscere tutto e prevedere i possibili effetti e le mutazioni del virus), al momento esistono ancora pochi studi scientifici a proposito degli effetti della malattia in età pediatrica e anche di quali siano -e ammesso siano confermate- le sue presunte modalità di trasmissione durante la gravidanza e dunque dalla futura mamma al feto. Sull’argomento va detto che esistono due diverse correnti di pensiero e se da un lato si sostiene che sono pochi o irrilevanti i casi finora certificati di quella che può essere definita una “trasmissione verticale”, dall’altro di recente una ricerca ha riaperto il dibattito e mostrato come la revisione di alcuni casi che hanno interessato delle donne incinte sembrerebbe confermare il contrario, ovvero che esista una trasmissione diretta del SARS-CoV-2 dalla gestante al proprio bimbo prima del parto. Intitolato “Pregnancy outcomes, newborn complications and Maternal-fetal Transmission”, lo studio apparso online su ResearchHub ha preso in esame 441 donne in gravidanza per arrivare a questa conclusione.
CORONAVIRUS, NUOVO STUDIO IPOTIZZA TRASMISSIONE MATERNO-FETALE IN GRAVIDANZA
La ricerca di cui sopra infatti viene definita come una “review” che a sua volta fa riferimento a 50 precedenti indagini che hanno provato a descrivere gli effetti del Covid-19 su 441 donne incinte e 391 nuovi nati: nello studio inoltre sono state incluse solo diagnosi fattuali di donne positive al Coronavirus. E uno dei risultati è che esisterebbero dei rischi sostanziali di situazioni di problemi in gravidanza e altre complicanze neonatali, mentre pur non dichiarandolo con certezza i ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che una “trasmissione verticale” del virus sia possibile: da ciò la necessità di individuare nuove linee-guida per gli operatori sanitari quando si trovano ad affrontare questi casi. Ad ogni modo, come accennato, nonostante le poche pubblicazioni a riguardo, il pensiero dominante (al momento e in mancanza di altre evidenze) è che non sarebbero state dimostrate trasmissioni del Covid-19 come di altri virus che attaccano l’apparato respiratorio e dunque la stessa trasmissione materno-fetale sia assente oppure secondo altri studiosi presente ma limitata a pochi e circoscritti casi sospetti (contando circa 2 milioni di casi di infezione a livello mondiale).