Mentre tutto il mondo, e non solo Italia e Cina, stanno facendo i conti sulla pandemia da coronavirus, si affollano le polemiche e le “voci” sull’elemento più ricercato e importante di tutti: il vaccino per contrastare il Covid-19, tra farmaci sperimentali e nuovi test, ancora manca ma c’è chi vuole una sorta di esclusiva del brevetto. Questi, secondo lo scoop di “Welt am Sonntag” (l’edizione domenicale dello storico quotidiano tedesco) Donald Trump starebbe cercando di assicurarsi in esclusiva per gli Stati Uniti un potenziale vaccino contro il coronavirus cui da settimane stanno lavorando diversi ricercatori tedeschi della CureVac di Tubinga. Si profila dunque una guerra tra Germania e Usa se davvero l’indiscrezione rivelata dalla Welt dovesse essere confermata: «l’inquilino della Casa Bianca avrebbe offerto somme notevolissime per accaparrarsi le loro ricerche allo scopo di assicurare che il vaccino vada in esclusiva agli Usa», rivelano ancora i colleghi tedeschi. Come è noto da qualche giorno, la CureVac è allo studio di un particolare vaccino sul coronavirus Sars-Cov-2 assieme al Paul Ehrlich Institut, ovvero l’istituto federale tedesco per i vaccini e le biomedicine: come altri centri scientifici internazionali, anche italiani ovviamente, si sta cercando a ritmi velocissimi di arrivare entro la fine dell’anno ad avere un vaccino efficace per contrastare il letale Covid-19 e le voci su possibili “scontri” globali su tali farmaci sono purtroppo all’ordine del giorno.



LA “GUERRA” TRA USA E GERMANIA SUL VACCINO

«Il governo tedesco è molto interessata al fatto che vaccini e altre sostanze utili contro il coronavirus vengano sviluppati anche in Germania e in Europa», spiega il portavoce del Ministero della Sanità tedesco alla Welt, «In questo senso, il governo è attualmente impegnato in uno scambio molto intenso con la CureVac». Pare dunque che la Merkel abbia fatto una “controproposta” all’azienda che sta lavorando a Tubinga sul vaccino anti-coronavirus: per ora tutti i membri coinvolti nel presunto “scoop” hanno fatto “no comment” alle richieste di smentita/conferma della notizia e anche per questo si profila un più che probabile scontro a distanza tra Berlino e Washington, invece che un’unità di intenti scientifica ed economica in un momento di globale pandemia endemica. Come rivela Repubblica, sul sito stesso della società tedesca si legge come il presidente del Cda della CureVac, Daniel Menichella all’inizio del mese ha incontrato Trump, il vicepresidente Mike Pence e altri membri della task-force americana anti-coronavirus. All’ordine del giorno vi sarebbero state «varie strategie per lo sviluppo e la produzione rapida di un vaccino»: che poi sia stata fatta l’offerta con tanto di “brevetto in esclusiva”, ancora non è dato saperlo. Secondo la Welt, il Governo di Berlino avrebbe poi fatto la controproposta per poter utilizzare il vaccino solo in Europa e ovviamente anche in Germania.

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