La Uefa ha pronto il piano per l’emergenza Coronavirus, puntando a chiudere la stagione 2019-2020: lo sapevamo da tempo, lo ha ribadito anche Evelina Christillin che è uno dei membri del Consiglio e, intervenendo a Radio Punto Nuovo, ha tracciato quelle che sono le linee guida della federazione europea. Innanzitutto, c’è una data che va tenuta in conto: quella del 22 aprile, quando sarà organizzata una teleconferenza con tutti i segretari delle 55 federazioni affiliate alla UEFA (il giorno seguente invece ci sarà un comitato esecutivo). Sarà dunque possibile scoprire quanto condiviso e deliberato ma, come detto dalla Christillin, esiste una road map che segue il lavoro svolto insieme alla ECA (del quale abbiamo parlato poco fa): “la priorità è la salute, poi l’inizio dei campionati e infine la conclusione delle competizioni europee per agosto”.



Evelina Christillin non si esprime riguardo la possibilità di arrivare fino a settembre o ottobre per terminare la stagione, ma parla di una organizzazione complicata; si è rifatta alle parole di Gianni Infantino, presidente della FIFA, confermando che anche la UEFA antepone la sicurezza sanitaria a tutto il resto. Tradotto, “nessuno vuole sorpassare il Governo o le autorità preposte” e dunque non ci sarebbe comunque l’intenzione di andare contro le norme di sicurezza che al momento sono ancora vigenti per limitare il contagio da Coronavirus, né comunque gli estremi perché la Federazione Europea provi a forzare i tempi tornando in campo prima del dovuto; questo, anche perché lo slittamento degli Europei al prossimo anno ha già contribuito ad eliminare buona parte del problema, ovvero quello di una tempistica che, arrivati a questo punto, sarebbe stata decisamente troppo stretta e impossibile da onorare.



CORONAVIRUS UEFA, PARLA EVELINA CHRISTILLIN

Nel suo discorso la Christillin ha anche ribadito come le cinque grandi federazioni (Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna) siano concordi nel voler concludere il loro rispettivo campionato; non così il Belgio che ha invece decretato finita la Jupiler League, assegnando il titolo al Bruges (la decisione definitiva dovrebbe arrivare domani). A tale proposito, e in merito alla risposta della UEFA, il membro del Consiglio ha detto che “è giusto che il Belgio si confronti e condivida decisioni che coinvolgono tutti, fa parte di una Confederazione dalla quale dipende”; poi ha aggiunto come sia assolutamente plausibile che Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, voglia essere coinvolto nella scelta visto che il Paese ha delle squadre che affrontano competizioni internazionali. Intanto la priorità è stabilire se davvero si potrà tornare a giocare per concludere la stagione, speriamo che a breve possano arrivare indicazioni utili.

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