Sono giorni decisivi per il futuro del calcio europeo, sempre intenzionato a ripartire dopo lo stop imposto per l’emergenza coronavirus. In questa settimana infatti sono state fissate diverse riunioni in sede UEFA, dove sul tavolo sono e saranno pressanti i temi della ripresa della stagione e chiusura delle competizioni. E anche oggi a Nyon è andata in scena una nuova riunione tra la federazione continentale e i rappresentati delle 55 federazioni affiliate, da cui è emersa ancora come prioritaria per le alte sfere del calcio, la chiusura regolare dei campionati nazionali. La ragione è ben nota: perché infatti la prossima stagione delle coppe UEFA non venga inficiata da dispute legali e vuoti di regolamento, è quanto mai necessario che ogni campionato arrivi a una classifica finale e all’assegnazione dello scudetto. Uno scenario che però si sta facendo sempre più complicato, se non impossibile da realizzare (come in Belgio e Olanda) visto il perdurare dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Il tutto entro la nuova data limite del 3 agosto, fissata nella giornata di oggi, ma ancora non ufficializzata.



CORONAVIRUS UEFA: GLI SCENARI PER LA STAGIONE 2021 DELLE COPPE

E se non si riuscisse a chiudere le competizioni nazionali entro tempo utile? Ecco che la UEFA, superata la posizione iniziale di forte contrarietà verso la chiusura anticipata della stagione, sta promuovendo nuove linee guida, da adottare in questi “casi estremi”. La Uefa infatti si è detta disponibile ad approvare formule ridotte per la chiusura dei tornei nazionali (come play off o spareggi) e solo come ultima spiaggia accoglierebbero l’ipotesi di uno stop anticipato. E in tal caso sarà poi responsabilità sempre della federazione europea dare direttive per stilare la classifica finale dei campionati, valida dunque per distribuire i pass per la prossima edizione 2021 delle Coppe sul continente. Insomma, anche dagli ultimi incontri e misure vagliate, appare sempre forte la volontà da parte del calcio europeo di tornare in campo: tutto il contrario di quanto si vociferava nei giorni scorsi, con l’OMS che avrebbe chiesto lo stop alle competizioni fino a fine 2021, indiscrezione che è stata pure confutata ufficialmente.

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