Novità dal vertice della Uefa, dove oltre a un nuovo slittamento di coppe e soste per le nazionali per fine estate-inizio autunno, pure si discute della necessità di allentare le strette misure del Fair play finanziario. Sull’argomento solo fino a pochi giorni fa, la federazione pareva intenzionata a imporre il rispetto integrale delle norme, ma visto l’aggravarsi della situazione sul continente, è stato necessario un netto passo indietro. Ecco allora che, come ci riporta una nota dell’Ansa, pare che il Comitato Esecutivo sia per la sospensione delle “norme sulle licenze relative alla preparazione e alla valutazioni delle futuro dichiarazioni finanziarie dei club, esclusivamente per le partecipazioni alle competizioni Uefa 2020-2021”. Di fatto per la prossima stagione non sarà necessario presentare il bilancio, che però verrà sempre calcolato per il Break Even del triennio. Ovviamente nell’esame però la Uefa terrà conto di “specifiche circostanze legate all’emergenza”. A breve sono però attese nuove misure. (agg Michela Colombo)
CORONAVIRUS UEFA, LE COPPE SLITTANO A LUGLIO-AGOSTO
Ecco che ci arrivano da Nyon le prime indiscrezioni sulle prossime misure che la Uefa e il Presidente Ceferin prenderanno per provare a chiudere in extremis questa tormentata stagione calcistica. Come avevamo detto ieri, la priorità per la federazione europea è quella di chiudere le competizioni in corso, con precedenza ai campionati nazionali, ma pure la dirigenza si è dovuta arrendere al fatto che non si potrà scendere in campo ancora tanto presto, visto il perdurare e l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus. Anzi filtra da varie fonti la notizia per cui tutte le parti convocate in questo vertice d’emergenza a Nyon, siano convinte che non si potrà scendere in campo prima di fine maggio-inizio giugno. Consapevoli però che vi è ancora grande incertezza per quelli che saranno gli sviluppi della pandemia, come pure che non si esclude ancora l’annullamento della stagione la Uefa sta pensando di spostare per luglio e agosto le ultime partite di Champions ed Europa League. Questo piano chiaramente non è stato ancora approvato dal Comitato esecutivo, visto che non ci è ancora certezza sulle date per i campionati nazionali potranno terminare. Se però la misura passasse, ne conseguirebbe un nuovo annullamento della finestra delle nazionali (prevista a giugno) e il rinvio di questa in autunno, anche per quanto riguarda i play off degli Europei.
DOMANI VERTICE D’URGENZA A NYON
Destino ancora fumoso per il calcio in Europa dopo lo stop imposto per l’emergenza coronavirus, ma già alcune nuove potrebbero arrivare dalla stessa Uefa nella giornata di domani, quando a Nyon verso l’ora di pranzo vi sarà un vertice straordinario tra le alte sfere del calcio europei e le 55 federazioni affiliate. Ceferin dunque, quando ancora non si possono fare previsioni di alcun genere sugli sviluppi della pandemia da covid-19, vuole comunque fare il punto della situazione, riflettendo assieme alle varie leghe delle tre proposte per il futuro del calcio europeo che sono state fatte avanti già nei giorni scorsi.
Ma non solo: sul tavolo anche nuove formule per chiudere la stagione sul continente come nei singoli paesi, probabile modifica delle norme del Fair play finanziario e la valutazione di nuove norme per quanto riguarda contratti e trasferimenti dei giocatori. Insomma una lista di punti da vagliare davvero corporsa, per cui però sarà ancora troppo presto dare una risposta definitiva.
CORONAVIRUS UEFA: TRE DATE PER CEFERIN
Pure nell’incertezza, come anche ci ricorda oggi il portale spagnolo As, è evidente che la priorità per la Uefa sarà quella di chiudere la stagione, ovviamente sempre che ve ne saranno condizioni di sicurezza per tutti: Ceferin e i suoi uomini non hanno intenzione dunque di arrendersi e sperano nel miglioramento dell’emergenza sul suolo europeo (anche se ufficialmente nessun paese ha ancora superato il “picco pandemico”). Ecco che allora sul tavolo della Uefa per il ritorno in campo vi sono tre ipotetiche date con metà maggio, giugno e fine settembre: di queste però appare evidente che la prima non è realistica e l’ultima è certo la più complicata (e avrebbe pesanti ripercussioni sulla stagione futura). Nelle più rosee delle ipotesi, dunque la cosa migliore per la Uefa sarebbe tornare in campo già a giugno, prevedendo nel frattempo a norme che regolino l’allungamento dei contratti dei giocatori in scadenza, senza ovviamente escludere che la stagione riparta e si chiuda pure, a porte chiuse. Per scoprire qualcosa di già non ci resta che attende il vertici di domani pomeriggio.