Il Coronavirus nel Regno Unito sta facendo registrare cifre sempre più drammatiche, settimana dopo settimana: sono, dall’inizio della pandemia ad oggi, già 120.067 i casi confermati, con 16.060 persone decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Così, stando a quanto filtra da Downing Street, il premier Boris Johnson, convalescente, starebbe procedendo con la massima cautela prima di arrivare alla decisione di allentare le norme restrittive, in quanto vi è il timore che un ritorno alla normalità, per quanto calmierato, possa comunque condurre a un “secondo picco” di contagi; infatti, gli scienziati hanno avvertito i vertici governativi del fatto che ci potrebbero essere fino a 40mila morti, qualora la Gran Bretagna fosse investita da una nuova ondata del virus. Nel frattempo, il programma del Governo per i lavoratori che sono stati messi in aspettativa prende il via a partire da oggi, ricordando che eventuali ritardi nei pagamenti potrebbero rivelarsi a dir poco catastrofici per le imprese.
CORONAVIRUS UK: UN MINUTO DI SILENZIO PER I LAVORATORI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE DECEDUTI
Il Governo del Regno Unito si trova ad affrontare una rabbia crescente per la mancanza di dispositivi di protezione individuale (dpi) per i lavoratori del NHS (sistema sanitario nazionale), dopo che una spedizione di 84 tonnellate di attrezzature vitali, tra cui 400mila camici, non è arrivata dalla Turchia nella giornata di domenica, come invece era previsto. Intanto, si sta valutando la possibilità di osservare un minuto di silenzio per i lavoratori del NHS che hanno perso la vita in prima linea nella lotta contro il Coronavirus. Un gesto simbolico, ma fortemente significativo, teso a esprimere la massima gratitudine della popolazione britannica nei confronti di chi, tutti i giorni, nelle corsie d’ospedale, si espone in prima linea al pericolo pur di salvare vite. Il segretario alla Cultura, ai microfoni della BBC, ha dichiarato: “Penso che sia un’ottima idea. La stiamo esaminando. Io ho la responsabilità di organizzare cerimonie e minuti di silenzio e stiamo attivamente valutando la questione. Riteniamo che sia una buona idea”.