Il Coronavirus nel Regno Unito ritocca costantemente il proprio bilancio verso l’alto: stando agli ultimi dati aggiornati disponibili, dall’inizio della pandemia ad oggi sono stati registrati 129.044 casi di positività e 17.337 persone sono morte dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Intanto, il professor Robin Shattock, del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Imperial College, ha affermato ai microfoni del programma “Today” della BBC Radio 4 che il virus è un bersaglio meno difficile rispetto a malattie come l’HIV o l’influenza: “Penso che siamo molto fiduciosi che alcuni vaccini funzioneranno. Ci sono così tanti gruppi che lavorano su approcci diversi e il virus non è un nemico imbattibile. La questione principale è che non sembra cambiare molto, quindi lo abbiamo nel mirino ed è molto diverso dall’influenza, che si modifica ogni anno. Finché questo virus rimarrà relativamente stabile, sarà molto facile fissare il nostro obiettivo per quanto riguarda la scelta del vaccino“.
CORONAVIRUS UK: VENTILATORE DI STEPHEN HAWKING DONATO A OSPEDALE DI CAMBRIDGE
Il ventilatore polmonare appartenuto in vita a Stephen Hawking sarà donato all’NHS (sistema sanitario nazionale del Regno Unito) per aiutare i pazienti affetti da Coronavirus e ricoverati in un ospedale di Cambridge. La famiglia del fisico ha detto che vuole consegnarlo alla sanità per ricambiare in qualche modo alle cure mediche “brillanti, dedicate e compassionevoli” che il professor Hawking ha ricevuto mentre conviveva con la malattia. La figlia del professor Hawking, Lucy, ha detto: “Nostro padre ha ricevuto cure puntuali, precise e amorevoli. Il ventilatore per lui è stato molto importante e il nosocomio di Cambridge lo ha aiutato a superare momenti molto difficili”. Lucy Hawking ha poi aggiunto che dopo la scomparsa di suo padre, la famiglia ha restituito tutte le attrezzature mediche che appartenevano al servizio sanitario nazionale, ma aveva ancora conservato alcuni oggetti comprati autonomamente, che ora ha deciso di mettere al servizio di chi ne ha, purtroppo, necessità urgente.