Con 258.509 casi e 36.757 morti, il Regno Unito è al momento al terzo posto nel mondo per gravità del Covid-19 per rapporto contagi/vittime, anche davanti a Spagna, Italia e Russia (dietro solo a Usa e Brasile). I nuovi dati sul coronavirus in Uk oltre a non essere dunque positivi riportano una situazione in patria tutt’altro che semplice sia sul fronte sanitario che sul piano ripartenze dopo il lockdown: negli scorsi giorni si è iniziato a discutere di “patentino Covid-19” con le regole ferree stilate dal Ministro dell’Interno Priti Patel, «Chiunque arriverà via aria, terra o mare, dovrà fornire un indirizzo dove si impegna a trascorrere le due settimane di isolamento. Dobbiamo evitare di importare casi dall’estero e quindi una seconda ondata di coronavirus», spiega il Ministro del Governo Johnson. Ieri nell’ultimo bollettino si è assistiti ad un incremento di 282 nuovi casi con l’unica nota positiva che riguarda «il numero dei decessi che è cominciato a decrescere in maniera continuativa», ha spiegato nel corso dello stesso briefing coronavirus quotidiano Jenny Harries, vice capo medico del Regno Unito.



CORONAVIRUS UK, NUOVO CASO-CUMMINGS

Proprio in quel briefing fino a non molto tempo fa assoluto protagonista era Dominic Cummings, consigliere e stratega su lockdown e riaperture del Premier Boris Johnson. Dopo lo scandalo che lo ha travolto (interruppe il lockdown dopo esser stato trovato positivo al Covid-19 per andare dalla famiglia) nelle ultime ore il delicato tema è tornato d’attualità e con esso la richiesta di dimissioni dello stesso Johnson da Downing Street: mentre Cummings continua a difendersi affermando di avere agito «ragionevolmente e legalmente» nel lasciare Londra, mentre era malato di coronavirus, per andare con moglie e figlio dai suoi genitori a Durham (400 km dalla City), emergono nuovi dettagli che lo vedrebbero aver violato le misure di quarantena del suo stesso Governo una seconda volta. «Il popolo britannico non è abituato ad avere una regola per il consigliere del premier e una regola diversa per tutti gli altri», commenta la fonte della seconda “scappatella” di Cummings al Guardian. Mentre il Premier continua a dimostrare fiducia per il consigliere, da più parti si chiede che per questo doppio scivolone sia lo stesso Johnson a dover “pagare”, rendendo la discussione politica ancora più tesa nella già perdurante crisi scatenata dal coronavirus in Uk.

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