Il Coronavirus in UK, o Regno Unito, se preferite, ha fatto registrare finora dati drammatici: dall’inizio della pandemia sino ad oggi sono stati segnalati 226.463 casi, con 32.692 persone decedute dopo avere scoperto la propria positività al Covid-19. Intanto, il Governo ha avviato l’allentamento delle misure restrittive e milioni di persone sono tornate al lavoro a partire dalla giornata odierna. Non solo: in Inghilterra le persone possono ora trascorrere più tempo fuori casa, incontrare un amico al parco o visionare la loro futura abitazione. Il segretario ai Trasporti, Grant Shapps, ha tuttavia esortato la gente a non inondare di nuovo i mezzi pubblici nel timore che i servizi – ridotti – siano sovraffollati. Nel frattempo, l’economia britannica ha registrato un crollo record del 5,8% a marzo, secondo l’Office for National Statistics, mentre il PIL è sceso del 2% nei primi tre mesi del 2020, dato peraltro che riguarda solo il periodo antecedente agli effetti provocati dalla serrata generale delle imprese.
CORONAVIRUS UK, L’UNIVERSITY COLLEGE DI LONDRA AVVERTE: “PERICOLOSO USCIRE DAL LOCKDOWN TROPPO PRESTO”
L’eliminazione delle restrizioni in materia di Coronavirus potrebbero portare a decine di migliaia di morti in più, come suggerito da nuove ricerche. In particolare, gli scienziati dell’University College di Londra (UCL) stimano che potrebbero verificarsi tra i 37mila e i 73mila decessi in eccesso in un anno a causa della pandemia di Covid-19. La cifra dipenderà da come verranno rimosse le restrizioni. Lo studio, pubblicato su “The Lancet Journal”, ha esaminato i dati di 3,8 milioni di cartelle cliniche e la sua autrice principale, la dottoressa Amitava Banerjee, ha spiegato: “Per esempio, mostriamo come un uomo di 66 anni con una malattia polmonare ostruttiva cronica abbia un rischio del 6% di morire nel corso del prossimo anno. Il calcolatore stima 164 morti in eccesso legate al virus, oltre ai 1.639 decessi previsti nell’arco di un anno in pazienti in una situazione simile”.