Gli ultimi dati aggiornati dalla mappa dell’università John Hopkins, raccontano di 34.078 morti da coronavirus in Uk, nel Regno Unito, da quando l’emergenza è scoppiata. La Gran Bretagna si conferma così la seconda nazione al mondo per numero di vittime, dietro agli Stati Uniti e davanti all’Italia, mentre, per quanto riguarda il numero di infetti, oltre Manica si piazzano in terza posizione dietro a Usa e Russia con 238.004 casi fino ad oggi registrati. Anche dalle parti di Londra, comunque, il peggio sembrerebbe essere passato, e stando a quanto riferito dal quotidiano Independent, il tasso di infezione nella città londinese è sceso a meno di 24 casi al giorno, con i dati che si sono dimezzati nelle ultime settimane ogni tre giorni e mezzo circa. Stando ad una ricerca, se i numeri dovessero continuare su questa falsa riga, potrebbero azzerarsi nel giro di un paio di settimane, indicativamente attorno al mese di giugno.



CORONAVIRUS UK, UN CASO SU QUATTRO LEGATO AL DIABETE

Continuano invece a preoccupare i morti nelle case di cura, che sono stati più di 23mila fino al primo di maggio, e di questi praticamente la metà, 12.500, sono collegati al coronavirus. In base ad uno studio dell’Nhs, il sistema nazionale britannico, è inoltre emerso che un caso su quattro di morti per coronavirus è legato al diabete. Delle 22.332 morti negli ospedali inglesi fra il 31 marzo e il 12 maggio, ben 5.873 sono legate al diabete di tipo 1 o 2, ben il 26% dei decessi da covid-19. Per quanto riguarda le altre malattie in comune, demenza, problemi respiratori e malattie renarie croniche sono quelle più diffuse, seguite nella percentuale del 10% di cardiopatia ischemica. Infine il monito di David Nabarro, inviato dell’Oms, che parlando a BBC Radio 4 ha spiegato che il Regno Unito deve essere “molto cauto” nell’uscire dall’isolamento, perché c’è ancora “molto virus in giro. Non appena le persone riprenderanno a muoversi in tutto il paese potrebbero esserci molti, molti focolai”.

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