Il Coronavirus nel Regno Unito (o UK, se preferite) ha rallentato fortunatamente la sua corsa, offrendo così alla nazione intera la possibilità di fermarsi a riflettere su ciò che è stato e, in particolar modo, sulle proporzioni del dramma: dall’avvento della pandemia ad oggi, in Gran Bretagna si sono registrati 281.661 casi di positività, con 39.904 persone decedute dopo aver scoperto di avere contratto il Covid-19. Intanto, secondo quanto riporta il quotidiano “Evening Standard”, la nazione sta subendo un contraccolpo notevole da parte degli Stati europei, in riferimento alla quarantena prevista per i visitatori. In particolare, Francia, Germania, Grecia e Spagna imporranno specifiche e severe restrizioni ai turisti britannici che entreranno varcheranno i loro confini non appena riapriranno dopo la quarantena, a meno che il Regno Unito non elimini a sua volta la quarantena per chi arriva nel Paese o il tasso di infezione da Coronavirus diminuisca. Nel frattempo, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri dell’UE di abolire tutti i controlli alle frontiere entro la fine di giugno.



CORONAVIRUS UK: I DIVIETI DELLE ALTRE NAZIONI VERSO I TURISTI BRITANNICI

Come riferito dal “Daily Mail”, il ministro del turismo francese, Jean-Baptiste Lemoyne, ha detto che il suo Paese imporrà una quarantena di 14 giorni ai visitatori provenienti dal Regno Unito se la Gran Bretagna procederà con il suo piano di quarantena lunedì, anche se ha aggiunto che la Francia ha intenzione di aprire le sue frontiere ad altre nazioni dell’UE il 15 giugno. Il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, ha invece asserito che avrebbe “fortemente consigliato” di non recarsi in UK ai suoi connazionali a causa delle restrizioni. Il suo omologo greco, Haris Theoharis, ha affermato che, finché il tasso di Coronavirus in UK rimarrà relativamente alto, i viaggiatori provenienti dalla maggior parte degli aeroporti britannici dovranno affrontare test obbligatori per il Covid-19 e la quarantena di sette giorni, anche se non saranno affetti dal virus. Infine, la Spagna, pur escludendo le misure di quarantena, ha detto che il diritto di ingresso dipenderà in parte dalla “situazione epidemiologica” presente nello Stato di provenienza.

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