La diffusione del Coronavirus in Uk continua a preoccupare. Nel Regno Unito, infatti, il numero totale dei casi è di 47,806, mentre i decessi 4,934. Intanto preoccupano le condizioni di salute di Boris Johnson, il primo ministro del Regno Unito, ricoverato nelle ultime ore in terapia intensiva per un aggravarsi da Coronavirus. Dopo essersi sottoposto al tampone risultato poi positivo, Johnson presentava solo dei lievi sintomi peggiorati nelle ultime con il presentarsi di febbre alta e tosse. Dopo undici giorni di isolamento, i medici hanno ritenuto opportuno procedere al ricovero in terapia intensiva del primo ministro anche se solo per scopo precauzionale. E’ davvero così? Intanto in Uk si è diffusa la notizia che i ripetitori del 5G potrebbero essere una delle cause della diffusione del Covid 19. Una notizia, vera o presunta, che ha spinto alcuni cittadini ad incendiare le torri dei ripetitori della telefonia mobile e a minacciare verbalmente alcuni ingegneri delle telecomunicazioni. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Coronavirus Uk: aumentate del 25% le violenze domestiche

Il Coronavirus nel Regno Unito ha costretto nelle scorse ore anche il premier Boris Johnson a ricorrere al ricovero ospedaliero, a testimonianza della gravità dell’epidemia anche dall’altra parte della Manica, dove i casi confermati sono al momento 47.806 e i decessi sfiorano quota 5mila (4.934, per la precisione). Stando a quanto rivelato dal quotidiano “The Guardian”, intanto, l’enorme stock di kit per il test degli anticorpi a domicilio ordinato dal governo potrebbe in realtà essere inaffidabile; infatti, nei giorni scorsi le autorità sanitarie britanniche hanno sminuito la probabilità che i test siano universalmente efficaci, con il segretario alla salute, Matt Hancock, che nella giornata di domenica 5 aprile 2020 ha affermato che “non sono ancora abbastanza buoni”. Alcuni kit, che dichiarano un tasso di accuratezza superiore al 90%, sembrano essere stati testati solo in ospedale su pazienti con sintomi molto significativi, ma un esperto ha rivelato che la loro reale sensibilità si attesta intorno al 50-60% per quanto concerne gli asintomatici.



CORONAVIRUS UK: VIOLENZE DOMESTICHE IN AUMENTO

In questi mesi di quarantena forzata anche nel Regno Unito, le visite al sito internet del National Domestic Abuse helpline sono state superiori del 150% rispetto all’ultima settimana di febbraio, ha rivelato la BBC. Un dato choc, che rivela come la settimana scorsa siano arrivate centinaia di telefonate in più rispetto a quindici giorni prima, tanto che un’attivista di alto profilo, Rachel Williams, sostiene che le violenze domestiche e i potenziali omicidi siano destinati ad aumentare parallelamente alla prosecuzione delle restrizioni sociali da parte degli esponenti governativi. Sempre la BBC ha riportato come esempio la storia di Tara (nome di fantasia), una donna fuggita dal suo carnefice pochi giorni fa, dopo avere subìto abusi fisici e mentali dal suo partner per sei mesi, acuitisi con l’inizio dell’isolamento. “Lui era mentalmente e verbalmente violento e, ovviamente, mi picchiava. È stato brutto… Sapevo già cosa sarebbe successo il giorno dopo, volevo solo che i giorni passassero”. Tara è ora fuggita in un rifugio in Galles, ed è sostenuta da Llamau, un ente di beneficenza per i giovani e le donne vulnerabili.

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