Boris Johnson è stato dimesso nella mattina di Pasqua dall’ospedale St.Thomas di Londra dove da giorni era ricoverato e dove ha rischiato la vita per il contagio da coronavirus: mentre l’intero Uk tira un sospiro di sollievo, resta l’incognita su chi possa governare ancora l’Inghilterra nelle prossime settimane di difficile emergenza sanitaria ed economica. Questo perché il Premier in carica è stato sì dimesso ma al momento non è nelle condizioni di ritornare a Downing Street: «continuerà la convalescenza nella sua residenza di campagna a Chequers. Non tornerà immediatamente al lavoro», spiega una breve nota del Governo.



Per il momento resta Dominic Raab a guidare l’emergenza, ma il Ministro degli Esteri non ha le “carte” istituzionali per guidare a lungo tale ruolo, è solo il Ministro con maggiore esperienza ma per Costituzione non spetta a lui la guida del Governo. Si pensa dunque a Rishi Sunak, il Cancelliere dello Scacchiere che però – spiega la Bbc – è impegnato in questo momento ad evitare il collasso economico del Paese nel pieno dell’emergenza coronavirus. Si attendono dunque direttive da Downing Street su come gestire al meglio i prossimi giorni se con Johnson “da remoto” o se con un ruolo speciale di nomina governativa. (agg. di Niccolò Magnani)



I NUOVI DATI IN REGNO UNITO

Cresce ma non a ritmi vertiginosi l’epidemia di coronavirus in Uk, nel Regno Unito. Gli ultimi dati forniti dalla mappa della John Hopkins University parlano di 79.885 infetti, mentre le vittime sono salite nelle ultime 24 ore a 9.875, quinta nazione al mondo per numero di morti dietro a Stati Uniti, Italia, Spagna e Francia. A catalizzare l’attenzione oltre Manica sono però le parole del primo ministro britannico, Boris Johnson, riportate stamane dal Mail on Sunday. Il premier ha svelato di aver temuto di morire, spiegando “Devo la vita ai medici” del St. Thomas Hospital di Londra. Sembra infatti che, nonostante le notizie ufficiali parlassero di condizioni tutto sommato discrete, in realtà, ad un certo punto si sarebbe temuto per la vita dello stesso BoJo. La situazione sarebbe peggiorata in particolare nella serata di domenica scorsa, quando Johnson era stato trasferito in terapia intensiva, dove le statistiche raccontano che il 50% dei pazienti non reagisce e muore.



CORONAVIRUS UK, NUOVO MESSAGGIO DELLA REGINA

Fortunatamente la situazione è poi rientrata, e piano piano il primo ministro d’oltre Manica è migliorato, fino ad una condizione decisamente positiva. Boris, ha raccontato ancora il Mail di oggi, ha ringraziato calorosamente i medici e gli infermieri, ribadendo “Devo loro la vita”. Ovviamente non è ancora fuori pericolo, e quando potrà lasciare l’ospedale londinese dovrà sottoporsi ad una lunga convalescenza molto probabilmente a Chequers, la residenza di campagna dei primi ministri britannici. Nel frattempo la Regina ha rivolto un secondo messaggio alla nazione dopo quello di pochi giorni fa, in occasione della Pasqua. Attraverso la radio, Elisabetta ha fatto sapere che “La pandemia non ci batterà”. La Sovrana ha poi invitato il suo popolo a mantenere i distanziamenti: “Restando lontani proteggiamo la sicurezza altrui”. Secondo gli esperti, nelle prossime 24/48 ore è atteso il picco dei contagi, ma il lockdown dovrebbe durare almeno fino a maggio.