«Il coronavirus è l’ultima mossa della Nato per fermare la Cina». Questa è l’ennesima teoria del complotto che circola sul web in merito al Covid-19. Peraltro, è pure molto articolata. Si parte da un presupposto: il fatto che il coronavirus sia esploso in Cina non è un caso, come non lo è il fatto che sia scoppiato subito dopo che gli Usa hanno provato in tutti i modi ad arrivare allo scontro con i cinesi. Si fa riferimento alla guerra sui dazi, alla battaglia con Huawei e le piattaforme del 5G, fino al sostegno ai manifestanti di Hong Kong che chiedevano l’indipendenza. Secondo questa teoria del complotto, gli Stati Uniti avrebbero fatto pressioni sulla Nato per dichiarare che la Cina è una minaccia. E ora la Nato si starebbe preparando ad espandersi verso il Pacifico. Questa bufala si basa su una serie di circostanze reali, a partire dall’espansione della Nato e passando per i contrasti tra gli Stati Uniti e la Cina, ma non ci sono prove sul fatto che la Nato stia agendo in tal senso. È pur vero che l’interpretazione del Covid-19 come strumento degli Stati Uniti per prevalere sulla Cina rientra in una campagna di disinformazione che tira in ballo la Russia, secondo quanto riportato da Snopes.



LA TEORIA SUL CORONAVIRUS E LA STRATEGIA NATO CONTRO CINA

C’è addirittura un database (EUvsDisinfo) che cita una lunga serie di casi di disinformazione legati alla Russia in tema coronavirus. Ricordiamo la teoria del complotto su Bill Gates e George Soros, quella sul coronavirus creato da Regno Unito, Usa e Nato, senza dimenticare quella secondo cui si tratta di una malattia artificiale che colpisce in particolare il Dna cinese. A lanciare l’allarme sulla propaganda attorno al coronavirus anche Lea Gabrielle del Global Engagement Center (Gec), struttura del Dipartimento di Stato Usa creata nel 2016 su ordine dell’allora presidente Barack Obama per contrastare la disinformazione. In un briefing con la portavoce Morgan Ortagus ha citato anche l’Italia. Ci sarebbero prove, secondo quanto riportato da La Stampa, di account russi e cinesi che rilanciano critiche a Stati Uniti e Nato per non aver fatto abbastanza per aiutare l’Italia. Ora la Nato torna nel mirino con questa nuova bufala sull’uso del coronavirus come strumento per permettere agli Stati Uniti di prevalere a livello economico sulla Cina.

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