Continua a registrare numeri drammatici l’epidemia da coronavirus in Usa. Stando a quanto si legge sulla mappa della John Hopkins University, il numero di infetti totali negli Stati Uniti è salito fino a toccare quota 1 milione 180mila infetti. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 25.502 casi, mentre le vittime da inizio epidemia hanno toccato con l’ultima rilevazione quota 68.276, per un surplus rispetto al dato precedente di ben 1.450. Per quanto riguarda invece le persone guarite, il numero ha superato quota 180mila. L’epidemia da covid-19 ha colpito gli Stati Uniti come nessun’altra nazione al mondo, ma il presidente Donald Trump resta comunque ottimista, come lo stesso ha fatto capire nella serata di ieri, durante un’intervista realizzata con la Fox ai piedi del Lincoln Memorial: “Prima si pensava che le vittime fossero 65000, ora 80000 o 90000. Adesso il bilancio è un successo storico che non può certo chiamarsi successo. Ma meglio queste cifre che non quelle immaginate di 1 o 2 milioni”.



CORONAVIRUS USA, TRUMP: “MOLTI VOGLIONO TORNARE ALLA NORMALITA’”

Nonostante la fotografia del dramma sia sotto gli occhi di tutti, negli Stati Uniti sono cominciate le graduali aperture, alla luce dei primi dati di decrescita in diversi stati: “Molti vogliono tornare alla normalità – ha detto a riguardo Trump – possiamo aprire l’economia e farlo in sicurezza. Dobbiamo riaprire in sicurezza ma dobbiamo riaprire velocemente”. Oltre oceano si è registrato un numero di disoccupati record, ed un mercato libero come appunto quello americano, dove l’economica è alla base del grande “american dream”, è impensabile tenero chiusi negozi e fabbriche ancora a lungo. Nei prossimi giorni si capirà comunque se le riaperture “frettolose” siano state un azzardo o una scommessa vinta. Trump è tornato infine sulla vicenda del virus prodotto in un laboratorio di Wuhan, teoria “complottistica” molto caldeggiata ad occidente, e a riguardo il tycoon dice di avere prove certe: “Penso che i cinesi abbiano fatto un errore: hanno cercato di nasconderlo ma non ci sono riusciti. La Cina ha consentito che il coronavirus si diffondesse nel nostro Paese e in altri Paesi. Xi Jinping – ha concluso – è un brava persona ma non sarebbe mai dovuto accadere”.

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