Dopo il numero “positivo” della giornata di lunedì, tornanono ad aumentare in maniera significativa le morti da coronavirus negli Usa. L’ultimo bilancio aggiornato dalla mappa della John Hopkins University, racconta infatti di ben 2.333 vittime nelle ultime 24 ore, più del doppio rispetto a quelle della rilevazione precedente, che erano state 10.15. I morti sono così saliti a quota 71.031, mentre i casi hanno superato quota 1.2 milioni, per l’esattezza, 1.203.502. Nonostante il dramma fotografato da questi dati, l’amministrazione Donald Trump preme per la riapertura il prima possibile, e ieri il tycoon ha visitato una fabbrica in Arizona, senza mascherina addosso, spiegando: “Non possiamo tener chiuso il nostro Paese per i prossimi cinque anni – le parole riferite ad Abc News – Alcuni saranno colpiti duramente? Sì – ha aggiunto il commander-in-chief – ma dobbiamo aprire il nostro Paese e dobbiamo aprirlo presto”.
CORONAVIRUS USA: A BREVE SMANTELLATA LA TASK FORCE DI FAUCI
Donald Trump ha poi spiegato senza troppi giri di parole che verranno sacrificate delle vite umane a fronte della ripresa economica. A specifica domanda sul fatto che si perderanno delle vite se si riaprirà il paese, il presidente Usa ha infatti replicato: “sarà possibile perchè non resteremo confinati nelle nostre case”. Nel contempo prosegue il braccio di ferro con la sua task force scientifica presieduta dal virologo di fama mondiale, Anthony Fauci, e le ultime voci danno quest’ultimo vicino al benservito. Come anticipato dal New York Times, infatti, a breve il pool di esperti verrà chiuso gradualmente: “Mike Pence e la task force hanno fatto un gran lavoro – ha confermato Trump – ma ora stiamo guardando ad una forma un pò diversa, che riguardi la sicurezza e la riapertura, e avremo probabilmente un gruppo differente preparato per questo. Missione compiuta? No, per nulla, solo quando sarà finita”. Trump e Fauci sono stati questi sempre in contrasto nella gestione dell’emergenza, con il primo che veniva smentito dal secondo, e viceversa.