10.993 morti e 368.449 casi: questo l’ultimo bollettino sull’emergenza coronavirus negli Usa, con il presidente del Donald Trump che manda un messaggio di speranza ai cittadini americani. «Usciremo da questa crisi con più forza, unità e risolutezza», le parole del tycoon, che ha poi evidenziato che «questa sarà una settimana dura, ma c’è una luce incredibile alla fine di questo tunnel». Trump ha poi spiegato: «Stiamo valutando eventuali limiti ai voli interni. Ma gli Stati Uniti hanno bisogno di voli domestici di emergenza». Dal punto di vista economico, la Casa Bianca sta pensando ad un nuovo helicopter money, ovvero un secondo giro di pagamenti diretti agli americani per limitare le difficoltà economiche. Infine, nuovi aggiornamenti sulla Major League Baseball: secondo quanto riporta Cnbc, si sta valutando la possibilità di disputare tutte le partite in Arizona. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS USA, RECORD DI DECESSI: +1.150 IN 24 ORE
Negli Stati Uniti non accenna per il momento a fermarsi quel trend di crescita dei contagi da Coronavirus che ha portato il totale dei positivi a quasi 370mila: intanto mentre New York si conferma una delle metropoli maggiormente colpiti sin dall’inizio dell’emergenza (tanto che nelle ultime ore hanno cominciato a circolare sinistre voci di cimiteri improvvisati da realizzare nel caso il numero dei morti dovesse aumentare ancora) si apprende che nelle ultime ore gli States hanno fatto registrare purtroppo anche la quota record di decessi non solo nel Paese ma rispetto a tutti gli Stati del mondo: +1150 vittime nel giro di sole 24 ore, dato che quindi fa salire il numero dei decessi totali a quota 10.783, stando almeno all’ultimo bollettino di aggiornamento fornito come sempre dagli esperti della Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland. Il dato inoltre fa riflettere se si pensa che proprio nella giornata di ieri in Cina si è festeggiata la prima giornata senza alcun decesso a causa del Covid-19. (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS USA: VITTIME PREVALENTEMENTE AFROAMERICANE
Il Coronavirus negli Stati Uniti d’America non conosce battuta d’arresto e continua a ritoccare verso l’alto il bilancio correlato al proprio passaggio: secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkin University, dall’inizio della pandemia i morti negli USA sono stati 10.943, mentre i casi confermati si attestano a quota 367.650. A far riflettere e a indurre a cercare risposte è, però, un altro dato specifico, emerso nel corso di queste settimane: in almeno una città e in alcuni Stati, sono gli afroamericani a rappresentare la percentuale più alta di vittime da Covid-19. A Chicago, per esempio, il 72% delle persone decedute dopo aver contratto il virus erano di colore, pur costituendo appena il 30% della popolazione. “Questi nuovi dati offrono uno sguardo profondamente preoccupante sulla diffusione del virus e costituiscono un forte richiamo alle questioni che per lungo tempo hanno creato impatti disparati sulla salute nelle comunità di Chicago”, ha dichiarato poche ore fa il sindaco, Lori Lightfoot. Il Comitato degli avvocati per i diritti civili, intanto, ha chiesto al Governo federale di rilasciare statistiche razziali ed etniche relative alla pandemia, per “assicurare che le comunità di colore ricevano un’equa assistenza sanitaria e un trattamento equo durante questa crisi”.
CORONAVIRUS USA: IN 6 SETTIMANE DA ZERO A OLTRE 10MILA DECESSI
La forza del Coronavirus si misura anche e soprattutto attraverso i numeri e questi dicono che, nel giro di appena sei settimane, il totale delle morti fra i pazienti positivi al Covid-19 è passato da zero a oltre 10mila. Come se non bastasse, le autorità sanitarie hanno esortato la popolazione a stelle e strisce a prepararsi al peggio, poiché le prossime settimane saranno devastanti. Già con il quadro attuale, comunque, la situazione appare compromessa: gli ospedali del Michigan sono a tre o sei giorni dall’esaurimento delle scorte per fronteggiare l’emergenza, mentre le camere mortuarie di New Orleans sono già senza spazio e il sindaco ha chiesto aiuto per ottenere più refrigerazione. Inoltre, New York, New Jersey e Detroit assisteranno a picchi di ricoveri e di decessi questa settimana, ha riferito un assistente segretario dei Servizi Sanitari e Umani degli Stati Uniti. Altre città americane raggiungeranno i propri picchi nelle prossime settimane, ha affermato il dottor Brett Giroir al programma “Today” della NBC e rifletteranno “infezioni che si sono verificate due o tre settimane fa”.