Superato il muro dei due milioni di contagiati da coronavirus negli Usa. Gli ultimi dati aggiornati dalla Johns Hopkins University maps, raccontano infatti di 2 milioni e 464 infetti oltre oceano da quando è scoppiata la pandemia. Nel contempo, continuano a crescere i morti, ad oggi 111mila e 294. Gli Stati Uniti si confermano la prima nazione al mondo per numero di positivi e di vittime, e stando a quanto spiegato dal New York Times, i casi sarebbero in aumento negli ultimi giorni in almeno 21 stati, forse a causa delle accese proteste per l’uccisione di George Floyd, in scena senza distanziamento sociale e spesso e volentieri senza mascherine. Notizie confermate dalle recenti parole dell’immunologo Anthony Fauci, massimo luminare della task force della Casa Bianca, che ha spiegato: “La pandemia che in quattro mesi ha devastato il mondo intero non è ancora finita” e “in autunno ci sarà una nuova ondata. È una proiezione inevitabile”. Secondo Fauci è possibile che entro la fine dell’anno e l’inizio del 2021 si possa avere il vaccino, o forse anche più di uno “che potrà essere usato non solo nel Paese che lo ha sviluppato, ma condiviso con tutto il mondo”.
CORONAVIRUS USA, IN CALIFORNIA 38MLN DI PERSONE SOTTO OSSERVAZIONE
Ma come detto sopra, bisognerà nel frattempo fare i conti con la realtà, che racconta di come i casi e i ricoveri siano aumentati in alcune zone della California e del sud-ovest degli Stati Uniti, con l’Arizona che ha quindi deciso di fare un passo indietro, riattivando il suoi piano di emergenza. Osservate speciali più di 18 milioni di persone: “Molti dei casi – le parole di Olivia Kasirye, direttore della sanità pubblica della Contea di Sacramento – che si presentano negli ospedali sono collegati a incontri che si svolgono in casa, feste di compleanno e funerali”. L’Arizona è stato uno dei primi stati a riaprire dopo il lockdown, e da quando è terminato il lockdown i casi sono aumentati del 115%, con il timore quindi di una nuova quarantena. Casi in aumento anche in Texas e in generale in tutti gli stati dove le misure di restrizione non vengono rispettate.