Arrivano nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus negli Usa, il presidente Donald Trump «esposto al contagio». Ad annunciarlo è stato lo stesso tycoon, che ha affermato di essere stato a contatto con un collaboratore del presidente brasiliano Jair Bolsonaro – Fabio Wajngarten – poi risultato poi positivo al test. «Non sono preoccupato», ha spiegato Trump: ricordiamo che all’incontro, avvenuto a Mar-A-Lago, Florida, era presente anche il vicepresidente Mike Pence. Quest’ultimo, intervistato dalla Cnn, ha affermato: «Stiamo cercando di tenere il numero dei casi il più basso possibile. Il coronavirus è più grave dell’influenza, ma sto ancora stringendo la mano qui alla Casa Bianca. Mi lavo anche le mani molto regolarmente durante la giornata». Novità anche per quanto riguarda le contromisure adottate per evitare la diffusione dei contagi: dopo Chicago e Boston, anche New York ha cancellato la St. Patrick’s Day Parade, la più grande celebrazione del genere al mondo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CORONAVIRUS USA: “STOP VOLI EUROPA PER UN MESE”
La decisione era nell’aria ma dopo due “colpi” molto mediatici come la positività di un giocatore dell’Nba e dell’attore tra i più famosi di Hollywood (Tom Hanks, ndr) hanno spinto Donald Trump a rendere attivo il blocco voli dall’Europa addirittura per un mese. L’industria del cinema e dello sport colpiti, ma soprattutto i 1312 contagi e le più di 30 vittime hanno convinto la Casa Bianca ad imporre un durissimo stop: «l’Unione Europea non ha preso le stesse precauzioni che gli Stati Uniti hanno messo in atto per contenere l’epidemia», ha spiegato Trump in un non consueto discorso dallo Studio Ovale a tutta la nazione. Per questo motivo, dunque additando come responsabili del contagio da coronavirus gli europei stessi, gli Usa si vedono costretti a chiudere le frontiere per almeno un mese fino al prossimo 15 aprile. A dirla tutta, l’America sembra che si sia svegliata ora con l’allarme coronavirus e di colpo sta annullando tutte le feste e gli eventi consueti della vita pubblica americana: no St. Patrick’s Day Parade a New York, Chicago e Boston e chiuse sempre più scuole e università. Le parole di Donald Trump al termine del video messaggio sono ancora più nette: «È una pandemia globale, ufficialmente. Per proteggere gli americani e sconfiggere il virus, dobbiamo prendere misure senza precedenti nella nostra storia. Per questo ho deciso di sospendere per 30 giorni ogni viaggio dall’Europa agli Stati Uniti».
CORONAVIRUS USA: 31 MORTI E PIÙ D 1100 CONTAGI
L’epidemia di coronavirus è ufficialmente sbarcata negli Usa, come purtroppo previsto da tempo dagli stessi esperti americani: 31 morti, 1.025 casi confermati con nuovi contagi in Florida e Michigan. Quei molteplici casi isolati prodotti dai viaggi all’estero negli scorsi mesi di americani stati in Cina o di cinesi direttamente, oggi si sono “moltiplicati” e come abbiamo imparato ad assistere qui in Italia si sta arrivando ad una vera e propria epidemia nazionale: dopo le prime “sminuenti” parole del Presidente Trump (nel tentativo di tranquillizzare la popolazione), ora è la stessa Casa Bianca con il vice Mike Pence a guidare giorno dopo giorno la task force che da settimane in realtà lavora ad un contenimento più efficace. Stato d’emergenza in Michigan e Massachusetts, caos in California e coronavirus arrivato ormai in 38 casi – quantomeno per tamponi verificati. Il problema del costo altissimo del test sul Covid-19 resta assai problematico e su questo l’amministrazione Trump sta cercando di valutare “sconti” e pacchetti ad hoc per evitare un costo eccessivo per i cittadini Usa nel pieno di una potenziale pandemia mondiale.
CORONAVIRUS NEGLI STATI UNITI: IL PACCHETTO DI TRUMP
«Chiedo ai datori di lavoro e alle grandi organizzazioni di seguire il nostro esempio e limitare o annullare i viaggi non essenziali, i grandi eventi quando possibile e valutare il telelavoro. Chiedo agli anziani e a chi ha problemi di salute di evitare le folle e i grandi eventi», ha spiegato il governatore del Massachusetts Charlie Baker nel suo primo appello alla cittadinanza. Sotto New York, a Rochelle, è stata certo una zona di contenimento con le truppe della Guardia Nazionale che proveranno lo sforzo di contenere l’area con il più alto tasso di casi da coronavirus, ovvero 108 su un totale di 173 appurati nello stato di New York. Sempre più spesso si notano avvisi e inviti delle singole comunità federali alla chiusura di scuole, luoghi pubblici financo al “colosso” sportivo dell’NBA che sta valutano le partite di basket o in campi neutri nelle zone non colpite dal coronavirus o peggio le porte chiuse fino al termine della stagione. Nel frattempo, nel nuovo pacchetto di misure economiche per l’emergenza Covid-19 il Presidente Trump sta valutando il rinvio della scadenza delle dichiarazioni fiscali fissata per il prossimo 15 aprile: lo spiega il Wall Street Journal questa mattina, spiegando come il rinvio della scadenza al momento è stata proposta ma non ancora finalizzata.