Salgono a quota 18.586 le vittime di Coronavirus negli USA. La situazione è sempre più preoccupante e drammatica, con dati allarmanti. Gli ultimi aggiornamenti riferiscono 104mila decessi in tutto il mondo, mentre i contagi hanno raggiunto quota 1.715.000. Gli Stati Uniti ormai hanno agguantato l’Italia per numero di vittime, con le immagini scioccanti delle fosse comuni che stanno facendo rabbrividire il mondo intero. Con la crescita del numero dei contagi e delle vittime, gli USA sono ad un passo dall’Italia. A New York la situazione è precipitata, con 783 morti nelle ultime 24 ore. Il totale dei decessi, pari a 8.627, ha spinto gli organi competenti a chiudere le scuole fino al prossimo settembre. Una decisione drastica ma necessaria per tentare di contenere il contagio. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
CORONAVIRUS USA: MEZZO MILIONE DI PERSONE POSITIVE
Con oltre mezzo milione di persone positive al coronavirus gli Stati Uniti rappresentano ad oggi il Paese più colpito dalla pandemia. Donald Trump, però, non nasconde la sua volontà di riaprire il Paese non appena l’emergenza sanitaria concederà un piccolo spiraglio per farlo, preferibilmente a maggio. Quali che siano le motivazioni alla base dell’indirizzo trumpiano, gli esperti sono praticamente quasi tutti concordi nel dire che una riapertura negli Usa sarebbe oltre che affrettata anche tragicamente dannosa. Lo ha chiarito una volta di più il direttore dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington, il dottor Chris Murray, che ha spiegato: “Se ci fermassimo a livello nazionale il 1° maggio, vedremmo (nei modelli) un ritorno quasi al punto in cui ci troviamo ora nel mese di luglio, quindi un rimbalzo … Sicuramente c’è un rischio sostanziale di rimbalzo se non aspettiamo il punto in cui la maggior parte delle trasmissioni è vicina allo zero in ogni stato”. Una precisazione quanto mai puntuale, e allo stesso tempo inquietante, considerando che Donald Trump ieri ha dichiarato: “Mi piacerebbe aprire (l’economia). Non ho determinato nulla, i fatti determineranno quello che faccio. Ma vogliamo che il Paese venga aperto, è così importante”. (agg. di Dario D’Angelo)
CORONAVIRUS USA: SITUAZIONE DRAMMATICA A NEW YORK
Il coronavirus negli Usa ha superato quota mezzo milione di infetti. Nel dettaglio sono 500.399 i casi registrati dopo le ultime 24 ore, con gli Stati Uniti che si confermano così a mani basse la nazione più infetta da covid-19 al mondo. Nel contempo crescono anche i morti, ormai al rimo di quasi 2000 vittime al giorno. A ieri erano 18.639 i decessi, e da domani oltre oceano supereranno anche l’Italia, assicurandosi così il triste scettro di paese con più morti al mondo. Drammatica la situazione nello stato di New York, che risulta essere da sola la zona più infettata da coronavirus al mondo. Basti pensare infatti che i casi dalle parti della Grande Mela sono arrivati a 170mila, mentre i morti sono saliti a 7.844. A conferma di quanto la situazione sia tragica, le immagini che nella giornata di ieri hanno fatto il giro del mondo, le fosse comuni scavanti sull’Hart Island, nel Bronx, per seppellire le vittime di covid-19 senza famigliari.
CORONAVIRUS USA: IN TEXAS MIGLIAIA DI AUTO IN CODA ALLE FOOD BANK
E di pari passo alla crisi emergenziale, prosegue quella economica, e anche in questo caso sono i fatti a parlare. Nelle ultime settimane si è registrato il record di richiesta di sussidi di disoccupazione a causa delle numerose attività che sono chiuse da giorni. La gente inizia ad avere i frigoriferi vuoti, e le immagini che giungono da San Antonio, nello stato del Texas, sono a dir poco eloquenti: migliaia di auto in coda per ottenere un po’ di cibo gratis dalle food bank, i banchi alimentari. In genere vengono date due casse di prodotti alimentari per ogni vettura, con i volontari che caricano direttamente il cibo nelle auto, evitando così il contatto diretto e scongiurando qualsiasi tipo di contagio. E così che ieri si sono messi in coda ben seimila veicoli per ricevere circa 500 tonnellate di cibo, molti alla guida di grossi suv, jeep, Ford Mustang, gente che fino a prima della crisi stava bene economicamente, ma che con le chiusure forzate causate dal lockdown non ha nemmeno un becco di un quattrino per fare la spesa.