Nella lotta al coronavirus a livello mondiale la ricerca di un possibile vaccino monopolizza l’attenzione di tutti gli studiosi. E passi in avanti sarebbero stati fatti in maniera estremamente concreta negli Stati uniti, dopo sarebbe già pronto allo svolgimento un primo test per un vero e proprio vaccino vaccino contro il covid-19. La notizia è stata divulgata dalla Associated Press, la somministrazione da parte dei ricercatori è già partita con un volontario di Seattle, nello stato di Washington, che si è sottoposto al test. Seattle è una delle città statunitensi al momento più colpite dal coronavirus, con la sua aera metropolitana coinvolta come uno dei cluster più attivi dell’epidemia degli Usa. Per testare questo tipo di vaccino sull’uomo sono stati mobilitati i fondi da parte del National Institutes of Health che li ha riservati all’ospedale dove si sta svolgendo il test, il Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle. Si tratta però del primo passo di un cammino molto lungo nella ricerca di un vaccino, visto che risultati che si possano ritenere validi a livello scientifico non arriveranno prima di 18 mesi. (agg. di Fabio Belli)
CORONAVIRUS USA: IL BILANCIO AGGIORNATO
Nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus negli Usa, il bilancio sale a 69 morti e 3.774 casi di contagio. Stop a grandi eventi e scuole chiuse in numerosi stati, così come è arrivato l’atteso travel ban. E le immagini che arrivano dagli aeroporti americani stanno facendo il giro del web: lunghe code ed assembramenti, con sette ore di attesa per gli screening sanitari imposti dal Governo. Per quanto riguarda i casi di contagio, Susie Buffett – figlia di Warren – è in quarantena da 14 giorni: secondo quanto riporta Omaha World-Herald, potrebbe essere stata contagiata ad un meeting in Spagna. A New York City, invece, si va verso lo stop a ristoranti e bar: secondo quanto riporta Cnbc, si potrà acquistare cibo solo da asporto. Le misure entreranno in vigore domani, 17 marzo, alle ore 9.00 locali. «Il virus può diffondersi rapidamente attraverso strette interazioni che si hanno in ristoranti e bar, dobbiamo interrompere questo ciclo», le parole di Bill De Blasio. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS USA: STOP A GRANDI EVENTI
Anche gli USA stanno facendo i conti con il Coronavirus, che sta colpendo senza sosta l’intera nazione, con numeri che crescono rapidamente e il bilancio che si aggrava di giorno in giorno. Ad oggi vi sono almeno 3.482 casi di Covid-19 in 49 stati, compresi Porto Rico e le Isole Vergini americane e almeno 65 persone sono morte. Il West Virginia rimane, al momento, l’unico stato privo di contagi confermati. “Per un po’ di tempo, la vita non sarà più quella di una volta negli Stati Uniti d’America”, ha dichiarato alla CNN il dottor Anthony Fauci, direttore dell’istituto nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive. “Dobbiamo solo accettare di fare ciò che è meglio per la popolazione americana, purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il nostro picco”. Così, i centri a stelle e strisce per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno raccomandato che per le prossime otto settimane non si svolgano incontri alla presenza di 50 o più persone, al fine di rallentare la diffusione del virus. Sono inclusi nel provvedimento conferenze, festival, parate, concerti, eventi sportivi, matrimoni e altri tipi di assemblee.
CORONAVIRUS USA: 65 MORTI E 3482 CASI. SCUOLE CHIUSE IN 30 STATI
Intanto, negli USA a partire da ieri sera più di 30 stati hanno annunciato la chiusura delle scuole, incluse quelle di New York City, che non riapriranno i loro battenti sino almeno al 20 aprile, come confermato dal primo cittadino della “Grande Mela”, Bill De Blasio. I docenti, tuttavia, saranno al lavoro dal martedì al giovedì per predisporre l’apprendimento a distanza, con i ragazzi e i bambini che potranno seguire le lezioni in videoconferenza. Restrizioni anche per bar e ristoranti: i funzionari di tutto il Paese hanno imposto una serie di misure tese a contenere la diffusione del Coronavirus. I governi locali hanno incoraggiato i residenti a rimanere a casa e a praticare l’allontanamento sociale. Alcuni stati, tra cui la California, New York e Washington, hanno vietato i grandi raduni, mentre i bar e i ristoranti dell’Ohio chiuderanno ogni sera alle 21, ha asserito ufficialmente il governatore Mike DeWine poche ore fa, aggiungendo, inoltre, che il trasporto e la consegna del cibo saranno ancora consentiti.