Il Coronavirus negli Stati Uniti d’America continua a far aggiornare il proprio bilancio connesso ai nuovi contagi e ai decessi registrati: dall’inizio della pandemia ad oggi, negli USA sono stati segnalati 1.408.636 casi, con 83.425 pazienti morti dopo avere scoperto la propria positività al Covid-19. Nelle ultime 24 ore, hanno perso la loro battaglia contro il virus 1.894 cittadini a stelle e strisce e, secondo il virologo Anthony Fauci, il vaccino non sarà disponibile prima di 12-24 mesi. “Il rischio reale è quello di innescare un’epidemia che non si è più in grado di controllare”, ha affermato l’esperto nella giornata di ieri, martedì 12 maggio 2020. “Quello che mi preoccupa è che, se nel riaprire non si seguono le varie fasi indicate nelle linee guida, sarà difficile evitare nuovi picchi che possono portare a nuovi focolai e a una nuova ondata di contagi. Inoltre, ho paura che, se non agiamo tutti insieme e ignoriamo le linee guida, la situazione, già oggi pessima, possa peggiorare in autunno o in inverno“.
CORONAVIRUS USA, FAUCI AVVERTE: “CAUTELA, O CONSEGUENZE GRAVI”
Insomma, il quadro descritto dal virologo americano, il cui volto è ormai noto in tutto il mondo per via del suo ruolo al vertice della task force sanitaria emergenziale statunitense, è tutt’altro che roseo. Anzi: Anthony Fauci ha provveduto a calcare ulteriormente la mano, ribadendo l’estrema pericolosità di questo virus. “Il mio messaggio è chiaro e coerente – ha dichiarato –:se si saltano i passaggi per una riapertura graduale, quelli indicati nelle linee guida messe a punto dalle autorità sanitarie, le conseguenze potrebbero essere molto gravi. È rischioso”. L’esperto, parlando al cospetto della commissione Sanità del Senato americano, ha definito “eccessivo” pensare che entro la fine di agosto o dell’estate possano essere sviluppati vaccini o terapie che consentano il rientro nelle scuole e nei campus da parte di un milione di studenti in totale sicurezza. “Non sarà così, occorre essere realistici”, ha amaramente chiosato il dottor Fauci. La palla, ora, è nelle nostre mani. Parola d’ordine? Prudenza.