Nonostante gli ultimi dati relativi alla diffusione del coronavirus in Usa facciano parlare di un appiattimento della linea dei contagi (gli Stati Uniti restano comunque il paese più colpito, anche se è la Spagna a lamentare la densità maggiore del contagio), la situazione dei decessi resta molto grave. E’ stato abbattuto il muro dei 10.000 contagi e da parte del consigliere comunale di Manhattan Mark Levine è stata avanzata una proposta shock: scavare fosse comuni per riuscire a seppellire temporaneamente i troppi cadaveri, prima di spostarli in una sistemazione definitiva. Secondo Levine i possibili siti sono i parchi cittadini comunale, oppure il Potter’s Field della Hart Island davanti al Bronx. Il governatore Cuomo e il sindaco de Blasio hanno smentito di aver già accordato questa soluzione, ma il prima cittadino della Grande Mela non ha escluso questa possibilità, dato che gli obitori sono al collasso le celle frigorifere mobili parcheggiate davanti agli ospedali più affollati sono ormai piene. (agg. di Fabio Belli)
CORONAVIRUS USA: TIGRE DELLO ZOO POSITIVA
Continuano a crescere di ora in ora il numero dei decessi e dei contagi da Coronavirus negli USA. L’America di Donald Trump è il paese con il più alto numero di contagi per via del virus Covid-19. Stando agli ultimi aggiornamenti diramati dalla Johns Hopkins University sono 9.643 i decessi registrati negli Stati Uniti d’America e 337.620 le persone contagiate. Nelle ultime ore anche Trump è tornato a parlare alla nazione precisando che in America sono stati effettuati 1,6 milioni di test, il numero più alto mai fatto in ogni altro paese. Non solo, il presidente degli Stati Uniti d’America ha anche annunciato che gli americani si troveranno a vivere la settimana più triste della storia degli USA, visto che questa dovrebbe essere la settimana del picco della pandemia. A fine discorso anche un messaggio di speranza per il popolo americano: “vediamo la luce in fondo al tunnel. Se tutto va bene – ha aggiunto il presidente Usa – in un futuro non troppo distante saremo orgogliosi del lavoro che noi tutti abbiamo fatto”. Intanto anche una tigre dello zoo del Bronx è positiva al tampone da Covid-19. La fondazione Wildlife Conservation Society ha annunciato la notizia: la tigre di nome Nadia ha 4 anni e risulta ad oggi il primo animale ad aver contratto il coronavirus negli Usa. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
CORONAVIRUS USA: “PREPARMIAMO ALLA SETTIMANA PIU’ TRISTE”
Per analizzare l’epidemia di Coronavirus negli USA, è giusto e doveroso partire dai numeri, ancora una volta più drammatici che mai: il totale dei casi in tutta la nazione nella giornata di domenica 5 aprile 2020 è salito a quota 337.274 unità, mentre i decessi sono ormai quasi 10mila (9.633, per la precisione). I dati, forniti dalla Johns Hopkins University, rivelano inoltre che il maggior numero di morti si è verificato sabato 4 aprile, quando 1.344 cittadini che si sono arresi al Covid-19. I funzionari sanitari a stelle e strisce hanno avvertito la popolazione del fatto che la settimana che prende il via in data odierna sarà “la più dura e triste dell’intera vita della maggior parte degli americani”, anche se dalla Casa Bianca filtra un cauto ottimismo, con Donald Trump che ha dichiarato: “Cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel”. Una convinzione, quella del leader statunitense, rafforzata dalle sensazioni del vicepresidente Mike Pence, il quale ha asserito che “Stiamo cominciando a intravedere i barlumi del progresso”.
CORONAVIRUS USA, IL DOTTOR ANTHONY FAUCI: “PANDEMIA NON È SOTTO CONTROLLO”
Nel frattempo, il dottor Anthony Fauci del National Institute for Allergy and Infectious Diseases, volto ormai celebre a livello internazionale nella battaglia contro il Covid-19, ha ammesso che sarebbe una falsa dichiarazione dire che gli Stati Uniti d’America hanno la pandemia sotto controllo. “Stiamo lottando per tenerla sotto controllo, anche se in questo momento sappiamo che vivremo probabilmente una settimana davvero brutta. Questo è un riflesso di quello che è successo 20 giorni fa. Quindi, se iniziamo a vedere ora un appiattimento o una stabilizzazione dei casi, ciò non toglie che domani, il giorno dopo, sarà davvero brutto”. Il peggio, dunque, non è ancora passato e potrebbe essere necessario ancora parecchio tempo prima che gli USA possano considerarsi fuori pericolo. La proiezione citata dai funzionari della Casa Bianca annuncia che, anche con l’applicazione costante e disciplinata di severi sforzi di mitigazione, tra 100mila e 240mila americani moriranno a causa del Coronavirus.