Dopo settimane scendono sotto i 1000 anche in Usa, i morti giornalieri causa coronavirus. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati registrate 640 vittime, per un totale da inizio emergenza pari a 97.722. Che sia l’inizio della fine? Difficile dirlo, fatto che sta che rispetto alla precedente rilevazione i decessi da covid si sono praticamente dimezzati, e questo potrebbe essere un primo buon segnale circa la lenta uscita dalla pandemia. Il numero di infetti, intanto, è salito a quota un milione, 643mila e 499, prima nazione al mondo per positivi. Buone nuove anche dallo stato di New York, quello più colpito durante l’emergenza, in cui i morti sono scesi sotto i 100 per la prima volta da diversi mesi, per l’esattezza 84, con il governatore Andrew Cuomo che ha parlato di «progressi reali», aggiungendo che le misure restrittive stanno funzionando: «Secondo gli standard normali – ha detto – il numero sarebbe pessimo. Ma siamo lieti che sia sceso sono i 100 per la prima volta dalla fine di marzo».
CORONAVIRUS USA, DIVIETO DI INGRESSO AI BRASILIANI
E a proposito di New York, ha fatto il giro del mondo la prima pagina del New York Times, che ha deciso di pubblicare per la giornata di ieri, domenica 24 maggio, i nomi e dei brevi necrologi di 1000 vittime per il coronavirus: «Mille persone – spiega lo stesso quotidiano – rappresentano solo l’uno per cento del bilancio totale dei morti. Nessuno di loro era solo un numero. Non sono semplici nomi in una lista – si legge ancora sulla prima pagina – quelli siamo noi». Il national editor Marc Lacey ha spiegato: «Volevo qualcosa che la gente possa guardare tra 100 anni, per capire la portata di ciò che stiamo vivendo». Intanto gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere le frontiere ai brasiliani, visto che il Brasile rappresenta attualmente la nazione focolaio, con i numeri di casi dietro solamente agli Stati Uniti e con le vittime che stanno aumentando sempre più. “Il presidente – le parole dell’addetto stampa della Casa Bianca, Kayleigh McEnany – ha deciso di proteggere il paese sospendendo gli ingressi di stranieri che sono stati in Brasile nei 14 giorni precedenti al loro arrivo negli Stati Uniti”.