Peggiora giorno dopo giorno anche negli USA la situazione connessa all’epidemia di Coronavirus, che sta falcidiando in lungo e in largo l’intero orbe terracqueo. Il numero dei casi confermati continua a salire, anche a causa del reperimento di nuovi tamponi, successivamente eseguiti: l’ultimo bilancio parla di oltre 8700 contagi e quasi 150 morti e “vedremo aumentare drasticamente il totale delle persone infette nei prossimi quattro o cinque giorni”, ha annunciato in conferenza stampa la dottoressa Deborah Birx, componente della task force per il Covid-19 della Casa Bianca. A inquietare medici e politici è anche la durata dell’epidemia: “Stiamo parlando potenzialmente di 12 o 18 mesi”, ha asserito il dottor Michael Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy dell’Università del Minnesota, ai microfoni dell’emittente a stelle e strisce CNN. “E così, mentre dobbiamo pianificare ogni giorno la battaglia, questa è in realtà una guerra”. Anche perché scarseggiano i farmaci e i posti letto nei nosocomi di tutta la nazione.
CORONAVIRUS USA: SISTEMA SANITARIO IN SERIA DIFFICOLTÀ
Il sistema sanitario statunitense è in crisi: i dipendenti ospedalieri si fabbricano autonomamente le mascherine facciali o a volte le utilizzano addirittura due volte. “Dobbiamo capire ora come faremo a far resistere questi ospedali, non solo oggi, non solo questa settimana, non fino alla prossima, ma potenzialmente per mesi e mesi di assedio”, ha asserito alla CNN il governatore del Maryland, Larry Hogan. “L’appiattimento di questa curva di cui si continua a sentire parlare non arriva – ha aggiunto –. Se non ce la faremo mediante l’allontanamento sociale, allora il sistema sarà completamente sopraffatto e incapace di affrontare una tale ondata di pazienti che necessitano di terapie serie e tempestive”. La situazione, peraltro, è critica: la maggior parte degli infetti trascorre quasi un mese nei nosocomi americani, dunque l’emergenza posti letto diverrà sempre più severa e stringente per molteplici strutture sanitarie. Gli stati più colpiti? In quello di New York si sono registrati più di 1200 nuovi contagi in appena 12 ore e quasi la metà di essi è stata localizzata proprio nella città di New York. Il totale nell’Illinois è salito di almeno 128 unità, mentre in Florida sono stati segnalati quasi 100 persone risultate positive al tampone al quale sono state sottoposte.