Secondo gli ultimi dati offerti dal bollettino regionale del Veneto oggi 18 agosto 2020, nelle ultime 24 ore sono 60 i nuovi casi complessivi, di cui +54 sono nuovi contagi effettivi sui 1.688 estesi in tutta la Regione. Da segnalare purtroppo altre due vittime che fanno salire il conteggio dei morti in Veneto fino a 2.098, mentre i casi da coronavirus fin dall’inizio della pandemia salgono a 21.316. Sul fronte ospedali, i pazienti nei reparti Covid-19 salgono a 121 (+2) di cui però solo 42 sono pazienti attualmente positivi al coronavirus (+5): le terapie intensive occupate per Covid in Veneto salgono a 7 (+2), di cui 6 attualmente positivi e uno negativizzato ma ancora in rianimazione. Gli isolamenti domiciliari nel Veneto scendono a 5.948 mentre i negativizzati in tutto il territorio salgono a 17.530 (+4), con 3.800 dimessi a livello globale (+5). Polemico e pessimista il quadro lanciato dal virologo Andrea Crisanti,  professore ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, che in una intervista a TPI spiega ««Il vero problema per i contagi arriverà con la riapertura delle scuole». Al netto dell’imminente protocollo Cts che formerà la riapertura, Crisanti attacca «Il discorso sulla scuola è impostato in maniera non corretta. È tutto basato sulla prevenzione passiva e basta». (agg. di Niccolò Magnani)

IL BOLLETTINO DI IERI

Anche oggi è atteso il bollettino del coronavirus nella Regione Veneto. Un momento che molti cittadini aspettano a maggior ragione nei giorni in cui il contagio sembra aver ripreso forza. Ieri sono stati registrati 31 nuovi casi positivi, che hanno portato il totale delle persone attualmente positive a quota 1634. Numeri che il presidente Zaia ha voluto in ogni caso contestualizzare per evitare che si diffonda un allarmismo che non va confuso con la sacrosanta prudenza. Il governatore ha infatti ricordato che “solo lo 0,03% dei positivi, ad oggi, sta male”. Zaia ha fatto anche un bilancio dei dati a partire dalla riapertura: “Sono 21.256 i positivi oggi rispetto ai 18.950 del 18 maggio, con quindi 2.306 positivi in più in 90 giorni, praticamente tre mesi esatti. Isolati siamo andati dai 3870 del 18 maggio ai 6394 di oggi. Importanti i ricoverati passati da 541 a 119; ancora più significativo il dato delle terapie intensive: dalle 51 di 3 mesi fa a 5 di oggi. Quindi un grande successo della prevenzione. Da 1803 a 2096 sono purtroppo salite le vittime ma con oltre 600 persone dimesse dagli ospedali”.

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: ZAIA E LA STOCCATA AGLI ESPERTI

In questo momento in Veneto i ricoverati su tutto il territorio regionale sono 119, di cui 83 negativizzati e 5 in terapia intensiva: dati immutati rispetto a quelli comunicati nella giornata di domenica. Come riportato da Il Gazzettino, Zaia si è focalizzato in particolare sugli asintomatici: “I positivi sono 1.634 sui 6.394 in isolamento, quindi il 25.5%. Dei 1634 positivi 65 sono sintomatici. Ogni mille positivi ci sono 3 sintomatici. Ecco cos’è cambiato: ci sono molti asintomatici. Non dobbiamo abbassare la guardia ma quello che stiamo facendo sta dando i suoi frutti”. Proprio sulla gestione degli asintomatici, però, il governatore ha lanciato una stoccata alla sempre più litigiosa comunità scientifica: “In questa fase in cui ci stiamo capendo poco, invito gli scienziati a mettersi d’accordo tra di loro: così ci risolvono un primo problema. Se si chiudono in una stanza dove fanno sintesi e dicono tre cose sulle quali sono d’accordo agevolerebbero la vita a persone come noi che non sono scienziati. Questa è l’esigenza che tutti noi abbiamo. Mettetevi d’accordo sulle strategie. Una domanda ad esempio devo estendere agli esperti: come dobbiamo comportarci con i positivi asintomatici? Vanno trattati tutti allo stesso modo oppure no? Dobbiamo saperlo”.