Adesso è Xi Jinping in persona a lanciare l’allarme coronavirus e a parlare per la Cina, e dunque per il mondo intero, di una “situazione grave” data “dall’accelerazione” dell’espansione del nuovo virus che ha infettato quasi 1.300 persone nel Paese. Come riportato da La Repubblica, Xi ha parlato durante una riunione del comitato permanente dell’ufficio politico del partito comunista cinese, organismo di sette uomini che dirige il Paese. Il presidente ha detto: “Di fronte alla grave situazione di una diffusione sempre più rapida del nuovo coronavirus… è necessario rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato Centrale del Partito”. Xi si è detto in ogni caso convinto che la Cina può “vincere questa battaglia”. Per farlo, tra le misure finalizzate a ridurre il rischio di contagio da coronavirus, il governo ha anche deciso di vietare, a partire da domani) nell’area del centro della città di Wuhan la circolazione dei veicoli “non essenziali”. (agg. di Dario D’Angelo)



CORONAVIRUS CINA: OSPEDALE DA 1300 POSTI SARA’ COSTRUITO IN 10 GIORNI

Vista l’emergenza sanitaria in Cina a seguito del Coronavirus, la metropoli di Wuhan ha deciso di costruire un secondo ospedale. La struttura sarà pronta nel tempo di record di 10 giorni, come riferiscono i media locali, e conterrà ben 1300 posti. Una misura drastica quella delle autorità, alla luce dei numerosi casi degli ultimi giorni, tenendo conto che i morti sono già 41, fra cui alcuni al di fuori dei confini nazionali. Nel frattempo la Cina ha esteso il proprio cordone sanitario per provare a circoscrivere l’epidemia, e i provvedimenti riguardano ora più di 56 milioni di persone. Si potrà così meglio identificare i casi sospetti in particolare su treni, aerei e autobus, in questi giorni stracolmi per via delle festività in corso per il capodanno cinese. Le città isolate risultano essere al momento 13, e parte della Grande Muraglia è stata chiusa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS CINA: CASO SOSPETTO A NAPOLI

Un nuovo caso sospetto di coronavirus anche in Italia. Dopo quello di Bari, segnalato negli scorsi giorni, si parla della possibilità che una donna sia stata infettata a Napoli. Un’asiatica è stata ricoverata e messa in isolamento presso l’ospedale di Cotugno, una paziente che presentava i sintomi tipici del virus cinese, quindi febbre alta e difficoltà a respirare. La donna ha 63 anni ed è originaria dello Sri Lanka, e sono in corso tutti gli accertamenti del caso per capire se la stessa sia affetta o meno dal Coronavirus. Del resto è facile incorrere in allarmismi in questi casi, come avvenuto a seguito del caso di Bari di cui sopra, rivelatosi poi un falso allarme. La cosa certa è che la donna non è stata in Cina di recentemente, ma viene da un viaggio nel suo paese d’origine, di conseguenza, non è da escludere che la stessa si sia ammalata di qualche altra patologia simile al coronavirus: sono attesi aggiornamenti nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS CINA: SALE A 41 IL NUMERO DELLE VITTIME

Aumenta il numero di morti a seguito dell’epidemia di Coronavirus che ha colpito la Cina. Attualmente le vittime certificate sono 41, e la novità delle ultime ore è che l’infezione è giunta ufficialmente anche in Europa. Come riferisce TgCom24.it, il governo francese ha confermato tre casi, tre pazienti che al momento si trovano ricoverati in isolamento presso l’ospedale di Bordeaux, nel sud-ovest del paese, e a Parigi. Agnes Buzyn, ministra della salute d’oltralpe, ha specificato a riguardo: “Il paziente di Bordeaux ha 48 anni è rientrato dalla Cina, dove è passato da Wuhan. Si è fatto visitare giovedì e da quel momento è ricoverato in una camera isolata. E’ stato in contatto con una decina di persone dopo il suo arrivo in Francia”. L’uomo è residente in Gironda, e si trovava in Cina per motivi di lavoro. Anche gli altri due pazienti sono reduci da un recente viaggio in estremo oriente. Resta da capire se l’isolamento sia preventivo o se i tre si siano realmente ammalati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CORONAVIRUS CINA: VIDEO CHOC PROVENIENTE DA WUHAN

Mentre il cosiddetto Coronavirus fa altre vittime in Cina e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pur mantenendo alta l’allerta, non ritiene per ora di dover mettere in campo protocolli più stringenti dichiarando un’emergenza sanitaria globale, nelle ultime ore fanno discutere alcuni video che hanno cominciato a circolare su YouTube e le principali piattaforme social e girati proprio a Wuhan City, ovvero la metropoli del Paese asiatico da cui è partita questa pericolosa epidemia: nei brevi footage apparsi in Rete infatti si vedono scene quasi raccapriccianti con persone che collassano nelle strade (peraltro deserte, in virtù di quel “coprifuoco” chiesto dalle autorità competenti a tutti i cittadini) e strisciano per strada come accade solo nelle pellicole di ambientazione post-apocalittica. In alcuni spezzoni si intravedono anche persone che improvvisamente stramazzano al suolo o che chiedono aiuto invano e per questo motivo ci si domanda se bisogna credere ai video che si stanno diffondendo (pure loro…) in modo virale e che quindi vi sia qualcosa dietro che il mondo occidentale non conosce oppure se si tratti del classico caso di fake news.

VIRUS CINA, GENTE COLLASSA IN STRADA: FAKE NEWS O…?

Alcuni di questi filmati, ripresi pure da tabloid britannici e diversi siti web, sono stati pubblicati da utenti che confermano la loro veridicità aggiungendo che sono stati tutti girati nella città di Wuhan: ad ogni modo, al momento, non è possibile verificare la veridicità di queste affermazioni e quindi bisogna prendere per buone le parole dei diretti interessati. Che il governo cinese di Pechino stia dunque cercando di contenere la prevedibile ondata di panico dentro e fuori i propri confini limitando la diffusione di questi video oppure si tratta dei classici troll che invece gioca proprio sull’isteria collettiva che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro? Dal momento che in quel di Wuhan è stato deciso una totale chiusura (“lockdown”) di strade e aeroporti per prevenire una ulteriore diffusione del Coronavirus, non è dato sapere in quale punto sono stati girati i filmati e in una città che conta 11 milioni di abitanti l’unica cosa certa al momento è che i footage incriminati arrivano dalla Cina ma mostrano scene in cui la dinamica dei fatti non è sempre chiara.