“Basilicata anno zero”, volendo parafrasare il titolo di un celebre film di Roberto Rossellini del 1948, o sarebbe più appropriato dire “giorno zero”: infatti nella regione meridionale, per la prima volta da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, non si è registrato alcun nuovo caso di cittadino contagiato. Come è noto la Basilicata, assieme al Molise, è una delle regioni meno colpite in Italia dalla pandemia sia a livello di casi totali sia dal punto di vista dei decessi e il dato confortante che arriva dalle province di Potenza e Matera nelle ultime ore è che i 214 tamponi eseguiti dalle autorità sanitarie hanno dato tutti esito negativo. Insomma, una luce in fondo al tunnel per la popolazione lucana che potrebbero essere i primi a sperimentare una seppur parziale apertura e, come nel caso di Wuhan, vivendo il primo giorno con zero contagi. Va ricordato inoltre che in totale a oggi in Lucania sono 265 le persone contagiate dal Covid-19.



BASILICATA, 0 CONTAGI: NESSUN TAMPONE POSITIVO NELLE ULTIME 24 ORE

Il fatto che, almeno a livello di casi effettivamente accertati (ma in questo caso ovviamente bisogna dirlo con tutte le cautele che le circostanze comportano, e tenendo conto dell’esiguo numero di tamponi in relazione alla totalità della popolazione regionale), per la prima volta nella giornata di ieri lunedì 13 aprile il bollettino non annoveri nuovi casi di contagiati da Coronavirus è il segnale che almeno da queste parti la cosiddetta Fase Due potrebbe non essere una chimera. Stando ai dati forniti dalla locale task force contro il Covid-19, inoltre, alla data odierna i deceduti sono “solo” 19 mentre il numero dei pazienti guariti è salito a quota 35. Le persone ancora ricoverate nelle strutture ospedaliere invece sono 74 mentre sempre secondo le cifre fornite dalla Regione dei 4759 test effettuati dall’inizio della pandemia ben 4438 sono risultati negativi. Anche per questo motivo, a differenza di altre zone d’Italia, in Basilicata la riapertura di librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini (anche se non tutti gli esercenti interessati hanno effettivamente alzato le serrande dato che devono ancora attrezzarsi) rappresenta davvero il segnale tangibile che è possibile pensare a una riduzione della stretta dettata dalle misure delle ultime settimane.

Leggi anche

I NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)Covid, aumento casi variante Xec in Italia: il nuovo sintomo? Perdita di appetito e...