Il Corpus Domini si celebra quest’anno il 19 giugno ed è uno degli appuntamenti religiosi più sentiti per i fedeli per il significato religioso della festa ma anche per il folklore popolare che circonda la ricorrenza. Tra i festeggiamenti più caratteristici c’è la “settimana in fiore” a Macerata che si conclude con la processione dell’Eucarestia lungo le vie della cittadina. Altrettanto interessante è la tradizione del Corpus Domini ad Orvieto in Umbria, dove la ricorrenza religiosa si intreccia alla storia e al folklore medioevale. Qui, infatti, si tiene un corteo medioevale che ha solitamente inizio il venerdì prima del Corpus Domini.
Successivamente il sabato si tiene il ballo delle dame a cui segue una processione in abiti storici la domenica del Corpus Domini. Una tra le celebrazioni più caratteristiche è però il Corpus Domini a Brindisi. La festa inizia durante la settimana con i riti solenni ma culmina nella processione del Cavallo Parato. Durante questa processione il vescovo porta l’Eucarestia in processione su un cavallo bianco parato che percorre tutte le vie della città.
Corpus Domini, origini e significato
Quest’anno il Corpus Domini si celebra il 19 giugno. In origine cadeva il giovedì successivo alla Santissima Trinità ma oggi il calendario prevede che si celebri la prima domenica disponibile dopo la Pentecoste. Il Corpus Domini, che letteralmente significa “corpo del Signore”, rappresenta il mistero dell’Incarnazione, uno dei fondamenti della fede cattolica. Attraverso il mistero dell’Incarnazione Gesù Cristo si è fatto pane per dare cibo allo spirito dell’uomo che, prendendolo durante l’Eucarestia, può partecipare al mistero della divinità. Gesù però ha fatto dono agli uomini dell’Eucarestia solo grazie a Dio e alla sua infinita bontà. Dio, secondo il Vangelo, amò così tanto il mondo e gli uomini da donare il “suo Figlio Unigenito”. Gesù Cristo, disceso sulla Terra, era segno dell’infinito amore di Dio. L’amore di Dio ha iniziato a illuminare il mondo quando Gesù nacque in una capanna a Betlemme. Ha continuato ad illuminarlo quando egli lavorava a Nazareth e anche quando soffriva e si sacrificava davanti a Ponzio Pilato prima e sulla croce poi. Gesù ha dato la vita per salvare gli uomini ed ha portato il suo amore fino sulla croce. Egli però decise che questo non era abbastanza e disse ai suoi discepoli “Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli”.
Così, proprio la notte in cui egli fu tradito da uno dei suoi discepoli e dai giudei che inneggiavano alla sua morte, Gesù si sedette al Cenacolo circondato dai 12 apostoli e decise di dare prova del suo amore solenne e del suo cuore puro. Vedendo i discepoli bisognosi di conforto spirituale disse di non avere timore ed assicurò loro che sarebbe sempre stato con loro. Verso la fine della cena, allora Gesù prese il pane, lo spezzò e lo distribuì pezzo dopo pezzo ai suoi discepoli. Disse loro: “Prendete e mangiate; questo è il mio Corpo”. Poi prese una brocca di vino e lo versò nel calice. Disse: “Prendete e bevete, questo è il mio Sangue; ogni qualvolta farete questo, fatelo in mia memoria”. Fu così che si compì quel sacramento nato dal puro amore, l’Eucarestia. Cristo venne crocefisso ma, grazie al sacramento, continua ad essere con noi.
Altri Santi festeggiati il 19 giugno
In questo giorno ricorrono anche le celebrazioni di San Romualdo, San Deodato di Nevers, Santa Giuliana Falconieri e i Santi Gervasio e Protasio.