L’affondo di Massimo Cacciari e Giorgio Agamben contro il green pass ha acceso il dibattito politico negli ultimi giorni. Come ben sappiamo, i due hanno manifestato contrarietà alla certificazione verde, con tanto di accusa rivolta al governo guidato da Mario Draghi, fino alla definizione di «regime dispotico».

Una delle ultime frecciatine rivolte a Cacciari e Agamben è stata scagliata da Corrado Formigli, che ha usato l’ironia per stroncare le loro affermazioni: «Sono entrato in un bar perché fuori era tutto pieno. Mi hanno chiesto il Green pass . Gliel’ho mostrato. Mi sono seduto e ho bevuto il mio Martini. Vorrei capire da filosofi molto progressisti e custodi della nostra fragile democrazia dov’è il problema. Magari non lo vedo io».



CORRADO FORMIGLI SFOTTE CACCIARI-AGAMBEN

Come già evidenziato in precedenza, Corrado Formigli non è stato l’unico ad attaccare Cacciari e Agamben. Intervenuto recentemente ai microfoni di La7, Stefano Fassina è entrato in tackle così: «Mi ha stupito leggere Cacciari con posizioni di una banalità sconcertante rispetto a un passaggio così delicato».



Ancor più duro il ministro della PA, Renato Brunetta: «Tutte le penne acuminate, che hanno scuoiato le argomentazioni penose di chi gioca con la sicurezza altrui in nome di una ignoranza eretta a diritto di contaminazione del prossimo, si sono fatte da parte. Forse misericordia. O forse, più probabilmente, perché i direttori hanno qualche complesso di inferiorità verso la cultura che spazia dagli angeli ai diavoli, nonché della prepotenza televisiva di uno dei due, intendo ovviamente Cacciari. Be’, io no», riporta Libero.

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