Corrado Mantoni, meglio: Corrado o dell’ironia”. Così Maurizio Costanzo, in un articolo scritto per Tv Sorrisi e Canzoni nel 2019, appellava uno dei conduttori simbolo della Tv italiana e soprattutto di quella “Corrida”, che ancora oggi rimane uno dei programmi televisivi più divertenti e amati dal pubblico. Corrado – oggi tra i protagonisti del nuovo appuntamento di Techetecheté – ha lasciato questo mondo all’età di 74 anni, sconfitto da un tumore ai polmoni. La sua Corrida nacque come programma radiofonico ma nel 1980 Mantoni lasciò la radio e si dedicò alla televisione. Maurizio Costanzo ha ricordato il loro primo incontro, svelando che: “L’ho conosciuto che ero giovanissimo e volevo fare la radio o la televisione. Lo andai a trovare in via Asiago, dove Corrado aveva cominciato come annunciatore e lettore del giornale radio. Lo riprendevano, ogni tanto, per il suo accento romano, fino a che se ne andò e tentò il grande salto, sostituendo Silvio Gigli, indimenticabile regista radiofonico, nel curare programmi di grande ascolto. Lui si occupò di “Radio naja” e di “Rosso e nero”.



Maurizio Costanzo ricorda Corrado Mantoni e le parole prima della morte

Fu proprio assieme a Maurizio Costanzo che Corrado venne chiamato da Mediaset per condurre, nel 1984, Buona Domenica, un’ora ciascuno. Ma il marito di Maria De Filippi ha tenuto a ricordare che fu proprio Corrado “a inventare, se non vado errato, la prima “Domenica in”. L’ha condotta per tre edizioni di 39 puntate ciascuna, dalle 14.00 alle 19.50.” Quella di Costanzo per Mantoni è una stima forte, sincera, tanto che il conduttore ha raccontato di aver amato molto seguirlo oltre che poterlo conoscere. Infine un retroscena sulla sua morte. Poco prima di morire, Corrado aveva infatti fatto una raccomandazione a Maurizio: “Io sono più grande di te: se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli”, sono state le parole di Mantoni all’amico.

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