Corrado Pani e Mina sono stati a loro malgrado protagonisti dello scandalo amoroso che ad inizio anni sessanta ha travolto il mondo dello spettacolo. Quando la cantante ha messo al mondo suo figlio Massimiliano, infatti, Corrado era ancora legato all’attrice Renata Monteduro. Mina aveva solo 22 anni, Corrado Pani 26 anni. L’uomo si era separato dalla moglie ma in un paese in cui non era ancora possibile divorziare, la separazione non era una grande consolazione. Mina tuttavia riuscì ad andare oltre, spinta dall’amore travolgente per Corrado Pani. Secondo alcune ricostruzioni, i due si incontrarono nella capitale e sul portale Dagospia si fa riferimento anche ad un presunto bigliettino romantico scritto da Corrado a Mina dopo il primo incontro: “Mi sei rimasta dentro. E ora come farò?”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Corrado Pani e la storia d’amore con Mina
Quando si parla di Corrado Pani è inevitabile non pensare alla storia d’amore avuta con Mina che, allora, fece particolare scandalo. Lui era infatti legato alla collega attrice Renata Monteduro quando Mina diede al mondo suo figlio Massimiliano. In un’intervista a Oriana Fallaci, la cantante dichiarò: “Se avessi rotto una famiglia, capirei. Ma tutto era già rotto prima che io arrivassi. – e ancora – Corrado e la moglie vivevano separati da un anno, avevano già avviato l’ annullamento»”, confessò Mina. E se molti la ritennero una “peccatrice”, tanti all’epoca parlarono di Mina come una “donna coraggiosa”, pronta a combattere per le sue idee e i suoi sentimenti. Eppure questa delicata vicenda portò a Mina come a Corrado numerose problematiche. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Corrado Pani e la relazione scandalo con Mina
Corrado Pani, attore e doppiatore romano, è scomparso nel 2005 all’età di 69 anni. Oltre che per il suo lavoro nel mondo della radio, del cinema, del teatro e della televisione, Pani è passato alla storia per la relazione scandalo avuta con Mina all’inizio degli anni Sessanta. Relazione scandalo perché extraconiugale, dal momento che Corrado era sposato dal 1959 con la collega attrice Renata Monteduro. I due avevano rispettivamente 22 e 26 anni, quando Mina rimase incinta del suo primo figlio, Massimiliano, oggi rinomato compositore, arrangiatore e produttore discografico. Fu questo un tradimento non solo nei confronti di Renata, ma dell’Italia intera, dinanzi alla quale Mina passò per pubblica peccatrice con l’aggravante della “sfacciataggine”. A questo proposito, Oriana Fallaci la criticò “cinicamente” (per usare le parole della stessa cantante, che a sua volta l’accusò di essere insensibile): “Forse si sentiva di essere protetta dal fatto di essere la Mina: se vi piace è così, se non vi piace, è così lo stesso”.
Corrado Pani, Mina e la convivenza in albergo
In sua discolpa, Mina ebbe a dire che Corrado Pani e consorte avevano già avviato il procedimento per l’annullamento del matrimonio. Ma ciò non bastò a giustificarli, né lui né quella che di fatto era la sua concubina. I due convissero per un periodo in albergo, per evitare la condanna effettiva a due anni di carcere (la pena prevista all’epoca per chi si rendeva colpevole di questo reato). La convivenza in una casa vera, infatti, li avrebbe fatti finire seriamente in galera. In ogni caso, l’unione illegittima le costò caro. Fu forse in quel periodo che la cantante divenne insofferente alle critiche e maturò la decisione di ritirarsi a vita privata. Lei parlò di “caccia alle streghe“, ma avrebbe dovuto metterlo in conto. Sempre riguardo a questo atteggiamento, la Fallaci commentò: “Non si può dire che abbia fatto molto, Mina, perché se ne parlasse un po’ meno. Direi, anzi, che ha parlato un po’ troppo e con troppa gente”. Cosa che comunque era inevitabile, vista che la sua fu nei fatti un’autocondanna.
Il “dopo” Corrado Pani
Poco dopo la nascita di Massimiliano, che comunque – giustamente – non pagherà le colpe dei genitori, Mina e Corrado Pani si lasceranno. Il 1967 è l’anno della loro “separazione” (semmai unione c’è stata) e dell’inizio delle loro nuove vite. Lei penserà di trovare l’amore in Augusto Martelli, l’arrangiatore de L’uomo per me, ma nemmeno con lui le cose andranno bene. Nel 1970 gli annuncerà per telefono che è intenzionata a sposare Virgilio Crocco, uno di quei giornalisti che non gli erano mai andati troppo a genio. Un’altra scelta apparentemente impulsiva, su cui Martelli, rassegnato, dirà: “È il suo modo di affrontare la vita. Non dà giustificazioni e non chiede consigli”.