È successo ancora con Palazzo Chigi e il Corriere della Sera, in particolare con la cronista Monica Guerzoni, nell’occhio del ciclone per un retroscena considerato da Giuseppe Conte e dal suo staff come «costruzione che non corrisponde al vero». Riavvolgendo i nastri, stamane sul Corriere esce un articolo a firma Guerzoni – una delle giornaliste più informate sugli “umori” di Palazzo Chigi e spesso (con la vicedirettrice Fiorenza Sarzanini) tra le principali fonti su anticipazioni e scoop riguardo i Dpcm e Decreti Covid – dal titolo “Tregua o patto? Conte e Di Maio faccia a faccia dopo i sospetti”.



Il tema è palese, la tregua attorno alla nascita del Governo Draghi dopo l’inversione a “U” del Movimento 5Stelle, in pochi giorni passati da “assolutamente no Draghi” a “collaboriamo per senso di responsabili”. Con Di Maio e Conte che secondo il Corriere avrebbero posto una “tregua” garantita da Beppe Grillo, in attesa di capire se possano esserci sviluppi nell’immediato futuro per un ruolo da leader dell’ex Premier magari proprio tracciando un patto con l’amico-rivale ormai ex Ministro degli Esteri.



LA SMENTITA DI CASALINO (E NON È LA PRIMA VOLTA)

In giornata però arriva la dura nota di Palazzo Chigi dallo staff del Presidente Conte (Rocco Casalino) che smentisce la ricostruzione della giornalista del CorSera: le fonti del Governo ad Askanews avrebbero ribadito «Le ricostruzioni riportate dal Corriere della Sera nell’articolo a firma di Monica Guerzoni: ‘Tregua o patto? Conte e Di Maio faccia a faccia dopo i sospetti’ non corrispondono in alcun modo all’accaduto». Non solo, l’incontro tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio è sì avvenuto ma «in un clima estremamente amichevole e cordiale e alcuni dei dettagli riferiti non corrispondono in alcun modo alla realtà». Smentita secca, come già aveva fatto Conte nel breve punto stampa di giovedì scorso fuori da Palazzo Chigi sulle presunte ricostruzioni che lo davano come potenziale “sabotatore” dell’imminente Governo Draghi. I rapporti tra Monica Guerzoni, Corriere e Palazzo Chigi sono però duraturi e assidui, non senza precedenti già “contestati” lo scorso novembre: in quella occasione venne pubblicato un colloquio tra la stessa cronista e il Presidente del Consiglio dove emergeva – in ottica ancora pre-crisi di Governo – un possibile rimpasto della maggioranza voluto da Matteo Renzi e Luigi Di Maio.



Anche in quel caso a stretto giro arrivò la smentita secca di Casalino, ancor più dura di quella odierna: «In merito al colloquio con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicato sul Corriere della Sera, si precisa che l’unico tema trattato è stato il Recovery Plan. Tutte le altre ricostruzioni contenute nell’articolo, incluse quelle relative al cosiddetto rimpasto e al ruolo di Luigi Di Maio e Matteo Renzi, non solo non corrispondono a parole espresse dal Presidente del Consiglio ma non corrispondono neppure ai suoi pensiero». La stessa Guerzoni – dopo non aver risposto a domanda diretta posta dal sottoscritto su chi avesse ragione tra la notizia giornalistica e la ricostruzione successiva di Palazzo Chigi – poi spiegò ai colleghi di Affari Italiani di non voler replicare «assolutamente alle smentite di P.Chigi». Cambiano i tempi, cambiano anche i toni ma non cambia il tema della disfida presunta Conte-Di Maio: ci ritroviamo così a chiedere, per amor di verità giornalistica, chi ha ragione (e chi torto)?