Questo delicato e lungo periodo di emergenza connesso all’epidemia (anzi: pandemia) di Coronavirus ci ha abituato ad assistere a scene di ressa improvvisa all’interno di negozi e supermercati in Italia, Germania, Francia, Stati Uniti d’America e chi più ne ha, più ne metta. In Olanda, invece, le cose sono andate in maniera leggermente diversa: dopo l’ufficializzazione da parte del governo della chiusura delle attività commerciali non essenziali sino al 6 aprile 2020, per le strade di Amsterdam e delle altre città dei Paesi Bassi si è scatenata una vera e propria corsa alla… cannabis. Decine e decine di olandesi hanno preso d’assalto i coffee shop, formando code interminabili, al fine di fare rifornimento prima della serrata generale. Peraltro, non sono state minimamente rispettate le distanze minime interpersonali per prevenire il contagio e la diffusione del Covid-19, contravvenendo dunque alle disposizioni dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. C’è, però, chi è riuscito a fare peggio, finendo addirittura in manette…



CORONAVIRUS, IN OLANDA È CORSA ALLA CANNABIS: UOMO TOSSISCE TRA LA FOLLA E VIENE ARRESTATO

La corsa alla cannabis nei coffee shop olandesi per qualcuno non si è conclusa nel migliore dei modi. Infatti, durante le ore d’attesa prima di poter accedere all’interno delle caffetterie, costrette persino a prolungare il proprio orario d’apertura per non scontentare i propri clienti (anche se qualcuno, alla fine, ha dovuto desistere), un uomo ha provato a ricorrere a uno stratagemma fin troppo elementare per disperdere gli altri cittadini in coda. Costui ha cominciato a tossire in continuazione all’esterno di un negozio ubicato nella città di Den Bosch, costringendo le forze dell’ordine a far scattare l’arresto. Intanto, si può dire che l’Olanda abbia scelto, in questa fase di diffusione del Coronavirus in Europa (e non solo), di accodarsi all’Italia nelle proprie decisioni, decretando non solo la chiusura delle attività commerciali non indispensabili, ma anche quella delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, e di bar, ristoranti e palestre. Saranno, tuttavia, adottate misure tese a sostenere le imprese in questo scenario complicato.

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