Israele viola il diritto internazionale nell’occupazione dei territori palestinesi: a stabilirlo è la Corte internazionale di giustizia, secondo cui le pratiche in Cisgiordania e a Gaza sono illegali. Si apre così un nuovo scontro diretto tra la più alta corte dell’Onu, secondo cui Israele ha violato diverse leggi internazionali e per questo dovrebbe rimediare, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che non ha fatto attendere la sua durissima replica. «Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria. Nessuna falsa decisione dell’Aja distorcerà questa verità storica», ha dichiarato in seguito alla decisione dell’Aja.
Per quanto riguarda le violazioni riscontrate dalla Corte internazionale di giustizia, riguardano le regole stabilite in molteplici accordi globali nelle sue pratiche riguardanti la costruzione di insediamenti israeliani nei territori palestinesi, la demolizione di case palestinesi, l’appropriazione di terre, le restrizioni all’accesso dei palestinesi alle risorse nelle terre occupate e altre politiche discriminatorie.
TERRITORI OCCUPATI, IL CASO ERA STATO SOLLEVATO NEL 2022
La Corte dell’Aja ha votato 11 a 4 che la continua presenza di Israele nei territori palestinesi occupati è illegale e che è obbligato a porvi fine il prima possibile, mentre ha votato 14 a 1 che Israele è obbligato a porre fine a tutte le nuove attività di insediamento e ad evacuare tutti i coloni dai territori occupati. Il caso fa seguito alla richiesta dell’Assemblea Generale dell’Onu del dicembre 2022 che la Corte internazionale di giustizia fornisse un parere consultivo sulla legalità dell’occupazione decennale di Israele e delle sue pratiche e politiche nei confronti dei palestinesi. L’Assemblea Generale aveva chiesto alla Corte di esaminare le violazioni dei diritti dei palestinesi, tra cui l’espansione degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati e la loro annessione.
In data odierna la Corte dell’Aja ha affermato che, secondo il diritto internazionale, l’occupazione è intesa come temporanea e che una potenza occupante ha responsabilità legali nei confronti dei residenti dei territori occupati. Quindi, per la Corte internazionale di giustizia, Israele ha commesso atti che suggeriscono che la sua occupazione del territorio palestinese non è destinata a essere temporanea e che Israele ha trascurato alcuni dei suoi doveri di potenza occupante. Di fatto, la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est sono considerati territori palestinese occupati.