Antonio Caruso, presidente della sezione giurisdizionale per la Lombardia della Corte dei Conti, ha tenuto la sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020: ha parlato del periodo appena trascorso dalla regione definendolo drammatico, naturalmente a causa della pandemia da Coronavirus che ha causato innumerevoli contagi e tantissimi morti. Inoltre, il sistema sanitario lombardo è stato chiamato a gestire uno stress inimmaginabile, “che ha segnato la vita dei tanti operatori impegnati sul campo”. Da questo periodo così difficile, tuttavia, Caruso vede anche un’occasione: la possibilità per migliorare il sistema generale, partendo dalle fatiche per ricominciare qualcosa. “L’auspicio è che l’esperienza acquisita, ancorchè tragica ed intrisa di sofferenza” ha detto infatti il presidente della giurisdizione lombarda “possa consentire il miglioramento del sistema e che in futuro la nostra società faccia tesoro del dramma patito e possa trarne linfa per migliorare”.



CORTE DEI CONTI: “PANDEMIA OCCASIONE PER MIGLIORARE”

Caruso infatti ha anche sottolineato come di fronte alla tragedia e alle difficoltà ci siano stati anche degli esempi da prendere in considerazione e citare: “Valore e dedizione al dovere da parte di chi si è trovato a dover fronteggiare in prima linea lo tsunami che si è abbattuto sulla nostra terra”, in particolar modo gli operatori sanitari di cui si parlava in precedenza. Poi Caruso ha terminato il suo intervento dicendo che ora la Corte dei Conti sarà chiamata a “vigilare sul corretto impiego delle risorse finanziarie pubbliche che saranno necessariamente destinate a sostenere la ripresa dell’economia”. Il presidente ha parlato della necessità di essere attenti e operativamente scrupolosi; “non potranno essere tollerate, nel futuro che ci aspetta, pratiche elusive della legalità da parte degli amministratori pubblici e prevaricazioni nell’accesso alla contribuzione da parte dei privati destinatari del sostegno finanziario”.

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