Un recente studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, citato dal Die Welt, ha cercato di sfatare i miti legati all’assunzione di cortisone. I farmaco, infatti, è da anni al centro di diffuse convinzioni secondo cui assumerlo provocherebbe aumenti di peso, rigonfiamento sul viso ed, in generale, influenze negative sulla pressione sanguigna. Si tratta, però, di un farmaco estremamente efficace contro l’artrite reumatoide, ingiustamente penalizzato da una cattiva reputazione che, negli anni, è stata smentita. Infatti, se in passato gli effetti negativi del cortisone erano evidenti e verificabili, ad oggi grazie al progresso scientifico, farmacologico e medico, la maggior parte dei pazienti non ne sperimenta nessuno.



Lo studio sul cortisone e sugli effetti negativi

Insomma, secondo lo studio il cortisone è associato ad una cattiva reputazione che, tuttavia, non avrebbe alcun reale riscontro. I ricercatori, in parte della Charité di Berlino, hanno analizzato dati riguardanti oltre 1.100 pazienti affetti artrite reumatoide e trattati con il farmaco, scoprendo come non sia stato registrato alcun effetto sulla pressione sanguigna, anche nei trattamenti prolungati. Hanno, così, sottoposto alcuni volontari ad uno studio randomizzato, che ha confermato le ipotesi precedentemente formulate.



La differenza, secondo i ricercatori, è che in passato il cortisone era assunto in dosaggi molto più elevati, per tempistiche talvolta lunghe. Oggi, invece, i dosaggi sono stati ridotti, così come i tempi di assunzione, permettendo di circoscrivere gli effetti del farmaco esclusivamente a quelli positivi. Tuttavia, rimangono da definire gli effetti collaterali gravi, che i ricercatori della Charité di Berlino hanno ignorato. Infatti, il responsabile dello studio Frank Buttgereit, ha spiegato che “i glucocorticoidi possono comportare anche altri gravi effetti collaterali, come osteoporosi, diabete, malattie cardiovascolari o tendenza alle infezioni”. Secondo il responsabile dello studio, la paura in merito all’assunzione di cortisone “si basa su idee sbagliate o disinformazione“, spiegando che gli effetti collaterali non si verificano quasi mai con dosaggi ridotti e per tempistiche circoscritte.

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