Il volume “Corto Sconto” di Hugo Pratt (curato dai fumettisti e suoi storici collaboratori Guido Fuga e Lele Vianello) non è solo una delle tante opere che ancora oggi testimoniano il genio del disegnatore scomparso nell’oramai lontano 1995 ma pure una guida inusuale e per certi versi unica, mossa quasi da uno spirito anarchico, grazie al quale si può scoprire una Venezia meno conosciuta (e a volte lungo itinerari lontani dalle tradizionali ‘direttrici’ turistiche) attraverso le tavole di Corto Maltese, il personaggio reso celebre dal tratto dell’artista originario di Rimini. Dato alle stampe per la prima volta nel 1997 per i tipi di Rizzoli/Lizard, a due anni dalla morte del fumettista che all’anagrafe nacque come Ugo Eugenio Prat, “Corto Sconto – La guida di Corto Maltese alla scoperta della Venezia nascosta” non è una semplice guida o una raccolta di mappe di Venezia in cui fa qui e lì capolino quell’affascinante marinaio-pirata che, nella realtà finzionale, si dedicò a girare il mondo nei primi anni dello scorso secolo, ma un viaggio avventuroso che porta alla scoperta non solo i turisti ma i veneziani stessi di alcuni angoli magici della città lagunare, lontano da sguardi indiscreti e pure dal caos dei suoi luoghi più affollati, facendo emergere quel tocco di mistero e magia che da sempre contraddistingue l’ex Repubblica Marinara. Andiamo anche noi a scoprirla.



“CORTO SCONTO”, LA GUIDA DI HUGO PRATT ALLA SCOPERTA DI VENEZIA

“Corto Sconto”, sin dal titolo, fa riferimento a “Corte Sconta detta Arcana” (dove “sconta” sta per nascosta, mentre la corte è uno degli elementi più ricorrenti dell’urbanistica di Venezia ossia quelle piccole piazzette chiuse o all’interno di complessi abitativi), uno dei più begli albi a fumetti di Hugo Pratt e diventato negli ultimi trent’anni un classico del genere: nel volume curato da Fuga e Vianello infatti, attraverso Corto Maltese, il lettore si immerge nei vicoli di Venezia, tra segreti e leggende in cui la sottile linea di distinzione tra realtà e onirismo è sempre incerta. E proprio il “filo rosso” di quella che è anche riduttivo definire una semplice guida a fumetti con tanto di mappe sono i sette diversi itinerari che toccano posti e calli davvero speciali e in cui, come scriveva lo stesso Pratt, anche “i veneziani quando sono stanchi delle autorità costituite vanno in questi luoghi segreti, e aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti se ne vanno per sempre in posti bellissimi in altre storie”. Come accade nelle avventure di Corto, Venezia non è solo una ‘porta di accesso’ ad altri mondi ma il vero e proprio centro del mondo: dunque “Corto Sconto” rappresenta più che altro una nuova chiave di lettura alla scoperta della città lagunare, consentendo di guardare con occhi diversi angoli che altrimenti sarebbero rimasti invisibili coi loro significativi dettagli, oltre a essere una storia che Pratt e non il suo marinaio ci narra facendoci da guida e pur pescando a piene mani dall’iconografia del suo personaggio.

CON CORTO MALTESE VAGABONDANDO TRA ITINERARI INSOLITI

“Questa città è bellissima e io finirei per lasciarmi prendere dal suo fascino, diventerei pigro. Venezia sarebbe la mia fine” dice Corto Maltese. E fedele a questa filosofia “Corto Sconto” si articola in sette itinerari, ognuno dei quali è un varco di accesso a un’altra dimensione: e da un trio quale Pratt-Fuga-Vianello che conosce la città come le sue tasche ecco sette porte (Avventura, Mare, Oriente, Oro, Amore, Colore e Viaggio) per altrettanti percorsi alla scoperta di storie che contengono altre storie sul modello de “Le Mille e Una Notte”, con oltre 500 disegni e otto cartine per un vagabondare anarchico e apparentemente senza meta ma con la voglia di perdersi, senza la fretta tipica del turismo di massa e preferendo avere tra le mani una guida cartacea con schizzi, termini in dialetto e itinerari inusuali alle imperanti app, geo-localizzazioni GPS e ristoranti consigliati su Trip Advisor. Soprattutto senza paura di perdere la rotta -a proposito di metafore e termini marinareschi cari a Corto Maltese- perdendo… tempo a notare particolari che poco centrerebbero col tema del percorso: e magari fermandosi in osterie e “bàcari” in cui lo stesso tempo si è preso una sosta e dove il concetto di pub o bistrot moderni non è mai per fortuna arrivato, sorseggiando un “goto de vin” e rifocillandosi prima di riprendere il cammino. Completano l’opera infatti, in appendice, un dizionario di termini ed espressioni veneziane, il calendario delle feste cittadine, gli indirizzi celebri e pure quelli utili per mangiare e dormire. Ricordando però un proverbio veneto citato proprio in apertura del volume e che può essere considerato un buon consiglio per ogni viaggio, e ogni viaggiatore: “Viagiar descànta, ma chi parte mona torna mona” (“Viaggiare rende svegli, ma chi parte stupido torna stupido”).

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