Con il nuovo Dpcm tornano i controlli su strada, soprattutto per le zone rosse e arancioni. La maggior parte delle sanzioni che si rischiano per la violazione del nuovo Dpcm sono amministrative, quindi sono multe. Vanno da 400 a 1000 euro, con uno sconto del 30 per cento se il pagamento viene effettuato entro 5 giorni. In questi casi, dunque, la multa sarà di 280 euro. Uscire senza autocertificazione non comporta il rischio di sanzione, ma questa può essere comminata se non si ha una valida motivazione per stare in giro. Si rischia il processo penale solo nei casi più gravi. Ad esempio, se si esce durante il coprifuoco o senza giustificazioni in zona rossa: si rischia l’accusa di falsa attestazione a pubblico ufficiale, punibile con la reclusione da uno a sei anni, come previsto dall’articolo 495 del codice penale. Invece si rischia l’accusa di reato di epidemia colposa con pena da sei mesi a tre anni se si è positivi al Covid e nonostante ciò si esce di casa. La violazione dell’isolamento fiduciario, in caso di attesa del tampone o di contatto ritenuto a rischio anche tramite l’alert dell’App Immuni, come indicato dal Sole 24 ore rientrerebbe invece nelle sanzioni amministrative e non penali. Le sanzioni amministrative possono essere impugnate entro 30 giorni dalla contestazione con un ricorso davanti al Giudice di pace. Se invece l’accusa è penale, bisogna rivolgersi da subito a un difensore. (agg. di Silvana Palazzo)
MULTA E CARCERE: COSA RISCHIA CHI VIOLA DPCM
Multe e carcere: ecco cosa rischia chi viole le restrizioni del nuovo Dpcm. Chi esce senza un motivo valido per circolare può incorrere in una sanzione da 280 euro, che però può salire a 560 in caso di recidiva. Chi viola la quarantena invece incorre in una denuncia penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, a cui si aggiunge poi una multa che può passare da 500 a 5mila euro. Multe legate alla violazione del Dpcm sono state previste anche per quelle attività che devono restare chiuse o per le quali sono state introdotte misure stringenti, a partire dai bar passando per ristoranti e negozi (ma in quest’ultimo caso per le zone rosse). In caso di violazione delle norme si rischiano multe che vanno da 280 euro a 560. Inoltre, si rischia anche la chiusura fino a 5 giorni dell’attività. Non sono invece previste sanzioni per quanto riguarda la violazione delle raccomandazioni che sono contenute nel Dpcm, come l’invito a muoversi il meno possibile, anche se è possibile passare da un Comune all’altro o da una Regione all’altra nelle zone gialle.
SCATTA DENUNCIA PENALE E ARRESTO SE…
La divisione dell’Italia in zone rosse, arancioni e gialle hanno portato ad un incremento di divieti, di conseguenza aumentano i rischi di multa. Il modulo per l’autocertificazione non è cambiato, quindi va usato per gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità di rientro nel proprio domicilio. Le conseguenze più pesanti riguardano chi è sottoposto a isolamento o quarantena ma poi viene beccato fuori casa. In caso di violazione, in questo caso scatta la denuncia penale con il carcere da 3 a 18 mesi, a cui si aggiunge la multa sopraccitata, ma potrebbe essere contestata anche l’accusa più pesante, quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale, cioè delitto colposo contro la salute pubblica. Le sanzioni possono colpire anche tra non conviventi senza mascherina, chi non rispetta il distanziamento sociale di almeno un metro, che sale a due metri nel caso di chi pratica sport.