Tra i documenti segreti finiti online ve ne sono alcuni del Pentagono che rivelano quanto profondamente i servizi di sicurezza e di intelligence della Russia siano riusciti a penetrare negli Stati Uniti, ma dimostrano anche la capacità di Washington di avvertire l’Ucraina degli attacchi pianificati e fornire valutazioni sulla forza della macchina da guerra russa. Lo rivela il New York Times, spiegando che da questi documenti emerge anche come l’esercito russo che sta combattendo in Ucraina sia indebolito e che l’apparato militare è profondamente compromesso. Inoltre, ci sono avvertimenti quotidiani in tempo reale delle agenzie di intelligence Usa sulla tempistica degli attacchi di Mosca e sugli obiettivi specifici. Si tratta di informazioni cruciali, perché consentono all’Ucraina di difendersi. Ma i documenti mettono a nudo anche la valutazione americana dell’esercito ucraino, anch’esso in grave difficoltà.
Questi documenti, che risalgono alla fine di febbraio e all’inizio di marzo, parlano di carenze critiche di munizioni per la difesa area e dei progressi delle truppe russe attorno alla città di Bakhmut. I rapporti di intelligence mostrano anche che gli Stati Uniti spiano i principali leader militari e politici dell’Ucraina per ottenere una visione chiara delle strategie di combattimento ucraine. Tutto ciò rafforza l’idea che gli Stati Uniti abbiano un quadro chiaro delle operazioni militari russe e ucraine, senza dubbio quello più completo in Occidente. Anche se i documenti offrono spunti sui metodi Usa nella raccolta di informazioni, non è chiaro per l’intelligence americana se le fonti delle informazioni sono compromesse a causa di questa fuga di notizie che potrebbe danneggiare però lo sforzo bellico dell’Ucraina, visto che la Russia potrebbe muoversi di conseguenza per tappare le “falle” da cui trapelano le informazioni.
DOCUMENTI SEGRETI FINITI ONLINE: INDAGINE FBI
Non solo: la Russia così ha scoperto quanto in profondità gli agenti dell’intelligence Usa siano riusciti a penetrare nell’apparato militare russo. La fuga di notizie sta complicando le relazioni tra Stati Uniti e alleati, in quanto sono emersi dubbi sulla capacità di mantenere i propri segreti tali. Un alto funzionario dell’intelligence occidentale, come riportato dal New York Times, ha dichiarato che questa divulgazione è stata dolorosa e suggerisce che potrebbe frenare la condivisione tra le intelligence. La fornitura di materiale da parte delle agenzie richiede fiducia e garanzie affinché alcune informazioni sensibili restino segrete. Ma questa vicenda potrebbe danneggiare i legami diplomatici occidentali in altri modi: è evidente che gli Stati Uniti non spiano solo la Russia, ma anche i suoi alleati, anche se non è una sorpresa. Venerdì, comunque, è stata avviata un’indagine dal Federal Bureau of Investigation: l’obiettivo è individuare rapidamente la fonte della fuga di notizie. I funzionari hanno riconosciuto che i documenti sembrano essere legittimi documenti di intelligence e operativi compilati dallo Stato Maggiore del Pentagono, ma almeno uno è stato modificato dall’originale in un secondo momento. Secondo un alto funzionario Usa, rintracciare la fonte originale della fuga di notizie potrebbe essere difficile perché centinaia, se non migliaia, di funzionari militari e di altri governi Usa hanno le autorizzazioni di sicurezza necessarie per accedere a tali carte. Infatti, negli ultimi giorni il Pentagono ha istituito procedure ad hoc per “bloccare” la distribuzione di documenti di briefing altamente sensibili.
ANALISI, AVVERTIMENTI E INFO UTILI PER L’UCRAINA
I documenti finiti online sono fotografie di fogli piegati, alcuni con immagini di una rivista alle spalle, dettagli che potrebbero aiutare gli investigatori. Comunque, quasi tutti i servizi di sicurezza russi sembrano in qualche modo penetrati dagli Stati Uniti. Ad esempio, c’è una voce, contrassegnata come top secret, che parla dei piani dello Stato Maggiore della Russia per contrastare i carri armati che i Paesi della NATO stavano fornendo all’Ucraina, compresa la creazione di diverse “zone di fuoco” e l’inizio dell’addestramento dei soldati russi sulle vulnerabilità dei diversi carri armati alleati. Un’altra voce, riferisce il New York Times, parla di una campagna di informazione pianificata dal GRU, l’unità di intelligence militare russa, in Africa per cercare di formare l’opinione pubblica contro gli Usa e “promuovere la politica estera russa“. Oltre ad analisi e avvertimenti generali sui piani russi, ci sono informazioni utili per aiutare l’Ucraina a difendersi. Infatti, ci sono riferimenti a piani del Ministero della Difesa russo per condurre attacchi missilistici contro le forze ucraine in siti specifici a Odessa e Mykolaiv il 3 marzo, un attacco che secondo le agenzie di intelligence Usa sarebbe stato progettato per distruggere un’area di stoccaggio di droni, un cannone di difesa aerea e uccidere soldati ucraini. Ma si parla anche di un rapporto diffuso a febbraio dal Centro di comando della difesa nazionale russa sulla “diminuita capacità di combattimento” delle forze russe in Ucraina orientale. I documenti sono stati redatti dallo Stato Maggiore del Pentagono, ma contengono informazioni provenienti da molte agenzie, come la National Security Agency, il Bureau of Intelligence and Research del Dipartimento di Stato e la Central Intelligence Agency. Parte del materiale è etichettato come raccolto ai sensi del Foreign Intelligence Surveillance Act, quindi la sua ulteriore distribuzione non è consentita senza l’autorizzazione del procuratore generale.
“USA HA SPIATO COREA DEL SUD PER ARMI A UCRAINA”
Nella sezione etichettata come aggiornamento dell’intelligence del centro operativo della CIA del 2 marzo si parla di informazioni su come il Ministero della Difesa russo abbia preso in considerazione misure per contrastare le accuse di non aver fornito munizioni alle truppe del gruppo Wagner in Ucraina “secondo un rapporto di intelligence“. Per quanto riguarda gli alleati spiati, nelle pagine finite online ci sono almeno due discussioni sul dibattito in Corea del Sud sull’opportunità di fornire agli Usa proiettili d’artiglieria da usare in Ucraina, violando la politica di Seul sulla fornitura di aiuti letali. Una sezione riporta che i funzionari sudcoreani erano preoccupati che il presidente americano Joe Biden chiamasse l’omologo della Corea del Sud per fargli pressione affinché consegnasse le armi. Un’altra sezione dei documenti, in questo caso proveniente dalla CIA, è più esplicita sul modo in cui gli Usa sono venuti a conoscenza delle decisioni della Corea del Sud, notando che le informazioni, infatti, provenivano da “un rapporto di intelligence“.