Il Bagaglino: cos’è e la sua storia

Cosa è il Bagaglino? Alzi la mano chi non ha mai visto una puntata del celebre varietà del sabato sera ideato da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci andato in scena al Salone Margherita di Roma. Sicuramente fino ai nati negli anni ’90 avranno visto almeno una puntata del varietà che ha lanciato soubrette del calibro di Valeria Marini e Pamela Prati e permesso a personaggi come Pippo Franco, Leo Gullotta e Oreste Lionello di accrescere la loro popolarità. Il Bagaglino è stato per anni il programma “must to see” per milioni di telespettatori; l’appuntamento fisso ed imperdibile per milioni di famiglie che si ritrovavano il sabato sera davanti alla tv per godersi uno spettacolo a 360%. Dai balletti all’intrattenimento, alle barzellette ed imitazioni fino alla satira politica che ha visto passare sul palcoscenico del Salone Margherita di Roma le caricature di tutti i personaggi di spicco della politica mondiale.



Proprio Pier Francesco Pingitore, intervistato da Panorama.it, ha rivelato come è nata l’idea del nome:” io lo volevo chiamare Bragaglino, in onore del regista e scrittore futurista Anton Giulio Bragaglia che collaborava al settimanale Lo Specchio, di cui ero redattore capo, ma gli eredi si opposero. Castellacci allora disse: “Togliamo la erre e facciamolo diventare Bagaglino”. Non significa niente, ma ha un bel suono: fu la nostra fortuna”.



Il Bagaglino: la svolta arriva nel 1987 con Biberon

Prima di diventare il varietà più visto dagli italiani, il Bagaglino è stato teatro di grandissimi artisti come ha ricordato Pier Francesco Pingitore. “Oreste Lionello e Pino Caruso furono i primi, poi conoscemmo Gabriella Ferri: nessuno cantava più quelle canzoni, ma le sue interpretazioni colpivano tutti” – ha ricordato il grandissimo drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore televisivo che ha aggiunto – “facevamo 150 presenze a sera in un locale che avrebbe dovuto ospitarne non più di 60: ricordo la cortina di fumo che aleggiava sulla pedana, non avevamo gli aspiratori e nemmeno un palcoscenico. Il nostro era il primo cabaret non di sinistra della Capitale, ci definivamo “anarchici di destra” ma non abbiamo mai avuto dipendenze da nessuno, facevamo solo quello che ci piaceva”.



Nel 1972 il Bagaglino però cambia location e trasloca nel teatro che diventa la sua casa: il Salone Margherita di Roma. “Dalla Bella Otero a Petrolini fino ad Aldo Fabrizi, quel palco lo avevano solcato i più grandi” – ricorda Pingitore che con il suo Bagaglino riporta il Salone Margherita ai fasti del passato grazie anche all’arrivo della televisione. La svolta definitiva arriva nel 1987 con lo spettacolo Biberon: “è stato il capostipite della nostra lunga stagione televisiva, e da quel momento non ci siamo più fermati. Pensare che iniziammo con una terza serata, che nessuno voleva fare: facemmo boom e arrivammo in breve tempo in prima serata il sabato sera”. Infine parlando di politica, Pingitore ha precisato: “avrei tanto voluto essere di sinistra, ma non c’era più posto…Il Bagaglino ha dato vita all’unica satira senza alcun impegno ideologico o ancoraggio politico. E ovviamente è stato definito qualunquista come tutte le cose che funzionano”.