Cos’è il World Rosary Day: il 7 Ottobre 2024, a Firenze, la processione per la pace

Il 7 Ottobre 2024 è la data in cui verrà recitato il Rosario mondiale per la pace, la località è Firenze, verrà portata avanti una processione che partirà da piazza del Duomo e arriverà alla chiesa dell’Annunziata. Il World Rosary Day cioè il Rosario Mondiale per la Pace quest’anno vedrà tra i partecipanti anche l’associazione di volontariato Le Misericordie. L’associazione di volontariato Le Misericordie, oltre a prendere parte all’evento, curerà anche gli aspetti organizzativi, gli organizzatori dell’evento invitano quindi le confraternite locali a fare riferimento al Coordinamento Fiorentino per qualsiasi occorrenza.



Tutto questo ha anche lo scopo di soddisfare l’invito del papa di rendere quest’anno un anno di preghiera visto che all’orizzonte si prospetta il Giubileo. Nel comunicato diramato dal sodalizio si legge che la speranza è che ovunque in Italia, all’ora convenuta, si realizzino eventi di tal genere e che quindi ogni singola confraternita si faccia carico della propria realtà. Il filo conduttore di questo evento è ovviamente la pace e unirà in contemporanea diverse realtà in Italia. “Importante ricordarsi della presenza della croce nel simbolo dell’associazione Le Misericordie che è espressione di una precisa identità spirituale di tipo cristiano cattolico”, queste le parole di Domenico Giani ad Avvenire.



Cos’è World Rosary Day 2024,: la pace come filo conduttore

La pace come tema conduttore del World Rosary Day che si articola poi nelle intenzioni di preghiera per la pace in Medio Oriente e in Ucraina, centrale sarà anche l’invito alla solidarietà come mezzo per porre fine a questi conflitti che stanno dilaniando diverse parti del mondo. «Un antico adagio recita “ad Jesum per Mariam” – ricorda il Correttore spirituale nazionale delle Misericordie d’Italia Mons. Franco Agostinelli – dunque noi possiamo arrivare a Gesù tramite la Madonna. Lei è la strada per una destinazione, quella di Gesù, che ci cambia la vita», queste le parole di Mons. Franco Agostinelli riportate da Avvenire, il monsignore afferma anche che pregare equivale a un rito di carità e amore, lo si può mettere sullo stesso piano di un “ti voglio bene” dedicato alla Madonna per chiedere la sua intercessione presso il Signore.

Leggi anche

LETTURE/ Giovanni Cantoni, 'Scritti di dottrina sociale cristiana': sfida alla modernità