Sleeve gastrectomy: resezione gastrica intestinale

La giornalista e scrittrice Irene Vella è arrivata a pesare quasi 120 kg, circa 50 kg in più del suo peso forma. Per dimagrire si è sottoposta alla sleeve gastrectomy, una resezione gastrica intestinale, orientata alla perdita di peso e indirizzata al tubo digerente, per ridurre la produzione di alcuni ormoni responsabili della fame e “risvegliare” quelli che regolano il senso di sazietà.



L’obesità è “una malattia, una galera”, ha detto Irene Vella a Oggi: “Avevo sulle spalle uno zaino del peso di 45 chili, con il colesterolo a 300. Il dolore alle articolazioni m’impediva di camminare. La polisonnografia aveva accertato 240 apnee per notte, la più lunga di 120 secondi. Due minuti senza respiro. Per non soffocare, dormivo con la Cpap, un ventilatoremeccanico. L’umiliazione peggiore l’ho provata quando, per allacciarmi le scarpe, ho dovuto chiamare mio figlio: non stavo in equilibrio”.



Come funziona la sleeve gastrectomy

A maggio del 2021 Irene Vella si è rivolta a Sergio Carandina, chirurgo bariatrico. Nella clinica Madonna della Salute a Porto Viro, nel Rodigino, si è sottoposto a un intervento di sleeve gastrectomy: “Mi ha tagliato via per sempre l’80 per cento dello stomaco. Ora lì dentro non posso farci stare più di 150 grammi di proteine e carboidrati. In otto mesi, un chilo alla volta, sono tornata al peso forma”, ha raccontato a Oggi. Sottoporsi alla chirurgia bariatrica: “La sleeve non è presentarsi in sala operatoria, farsi togliere un pezzo di intestino e magicamente sei magra. Non funziona così: è un percorso di grande sofferenza, in cui ti devi preparare anche psicologicamente. Un mese prima ti devi sottoporre a una dieta semiliquida e poi liquida, yogurt e brodino. Ecco, una sera, dopo aver preparato la carbonara per tutta la famiglia e per me il solito piatto di brodo, sono crollata. Mentalmente ero a pezzi”, ha confessato a Vanity Fair.

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