Palworld: il fenomeno del momento targato Pocket Pair
Palworld è senza dubbio uno dei fenomeni di questo gennaio 2024. In soli 3 giorni, infatti, il titolo targato Pocket Pair ha venduto 5 milioni di copie e superato 800.000 utenti contemporanei su Steam. Rilasciato in accesso anticipato su PC, Xbox Series X, Xbox Series S e Xbox Game Pass il 19 gennaio, il ‘Pokémon like” ha fatto scalpore per i suoi numeri, ma anche per le altrettanto copiose polemiche che ne sono scaturite. Titolo di sopravvivenza, azione e avventura single player e/o in multigiocatore è ambientato in un mondo aperto, e popolato da strane creature di nome pal.
Il giocatore dovrà controllare sia una parte più gestionale (la costruzione di oggetti per sopravvivere, casa, cibo, attrezzi, base e tanto altro), esattamente come in Ark, che una più “action” in cui potrà sbizzarrirsi a catturare, tramite una sfera, i mostricciattoli sparsi per la mappa. Ciò che lo rende accattivante al pubblico è la forte componente ironica all’interno del titolo stesso. Infatti, come si legge all’avvio del gioco “le leggi sul lavoro non si applicano ai pal” esattamente come tutte le altre regole morali che sono completamente assenti sulle Isole Palpagos. Il giocatore può tranquillamente rendere schiavi i pal e farli lavorare presso la propria base fino alla morte; inoltre, è possibile macellare le creature e usarle come fonte di cibo. Senza contare che si possa ricorrere all’uso di armi da fuoco come mitra, pistole e altro per ferire i pal e facilitarne la cattura. Insomma, se per decenni il pubblico è stato abituato a trattare queste creature con un maggiore riguardo, in Palworld l’uso della violenza non sembra essere un problema.
Palword: dalle polemiche di plagio, alle proteste sull’IA generativa
Il fenomeno Pocket Pair ha generato una scia di polemiche e proteste non indifferenti che, dal rilascio in accesso anticipato, imperversa sui social. In molti si sono accaniti sull’evidente somiglianza dei pal con i più conosciuti Pokémon che da anni mantengono l’egemonia sul genere. C’è, dunque, chi grida al plagio nei confronti della nota saga videoludica targata Game Freak e chi, invece, ne intravede le potenzialità.
Non è però tutto. Negli ultimi giorni, il team di Palworld è stato accusato di utilizzare l’IA generativa proprio basata sui modelli di Pokémon. La posizione dei fan del titolo in esclusiva Nintendo, si basa su alcune precedenti dichiarazioni di Takuro Mizobe, CEO di Pocket Pair, che ha sempre appoggiato l’uso dell’intelligenza artificiale per generare contenuti all’interno dei videogiochi. Al momento non ci sono certezze sul fatto che il team di sviluppo sia ricorso a tali strumenti per il suo titolo, ma rimane il fatto che il successo del gioco continua a crescere. Lo sviluppatore starebbe, inoltre, già al lavoro per aggiungere PVP, cross-play e raid nelle prossime settimane.